I Santi sono i poveri, gli afflitti, i miti, i misericordiosi, i perseguitati…di Daniele Dani
Entriamo in chiesa. In fondo alla navata, nell’abside, un’esile fiamma indica la Presenza inestinguibile. E, intorno, dagli altari laterali, le immagini dei santi sembrano sorridere complici e rassicuranti.Chi sono i Santi? Sono i poveri, gli afflitti, i miti, gli affamati di giustizia, i misericordiosi, i puri, gli operatori di pace, i perseguitati.Così li ha visti e amati il Maestro e in quelle condizioni li ha scelti per amici. Gente a cui il mondo ha guardato sempre con scarsa simpatia e nessun trasporto. Ma le condizioni della vera amicizia, della sicura vicinanza a Dio sono le stesse per cui, di solito, noi pensiamo di essere abbandonati dal Signore.
E sono situazioni a portata di mano quì, in questa nostra vita tribolata, segnata dalla fatica, nel groviglio delle contraddizioni dei nostri giorni insignificanti agli occhi del mondo. Per questo i santi non sono soltanto sugli altari: camminano con noi, operano tra noi con amore silenzioso e paziente. Difficilmente la nostra logica opaca li sa riconoscere.No, i Santi non sono creature impeccabili o eccezionali. Sono uomini e donne che mettono a nudo la propria debolezza e confermano nel modo più eloquente che cosa può diventare la nostra mediocrità se abbiamo il coraggio di fidarci di Lui.