C'eravamo sbagliati. Tutti, pure l'Itas Diatec Trentino. Eravamo convinti, noi come loro, che l'Italia si fosse aggiudicata la Final Four di Champions League di pallavolo Maschile. Che, in effetti, si giocherà al PalaOnda di Bolzano, provincia autonoma dell'Alto Adige il prossimo 26 e 27 marzo con Trento a fare da società organizzatrice.
Oggi però abbiamo scoperto che la finale di Champions si giocherà all'estero, esattamente in una enclave austriaca. "Noi ci sentiamo una minoranza austriaca e non siamo stati noi a scegliere di far parte dell'Italia", ha confessato oggi Luis Durnwalder, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano motivando così la scelta altoatesina di non partecipare alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
"I 150 anni per noi non rappresentano soltanto Garibaldi ed i moti di fine Ottocento ma ci ricordano la separazione dalla nostra madrepatria austriaca - ha continuato Durnwalder -. Noi non abbiamo fatto iniziative per favorire l'Unità d'Italia come altre regioni. Non volevamo nel 1919 e non volevamo nel 1945. Successivamente abbiamo accettato il compromesso dell'autonomia amministrativa. Se gli italiani vorranno parteciparvi lo possono fare, certamente noi non ci opporremo".
Sperando che la minoranza austriaca ospitante non proponga l'inno austriaco in vece del 'Fratelli d'Italia' che tutti noi italiani vorremmo possa risuonare insieme allo sventolio del tricolore accompagnando sul gradino più alto del podio una squadra (Trento è già qualificata come organizzatrice e Cuneo è in corsa per un posto nella Final Four) di casa nostra...