Per ricordare la donna

Da Galadriel
La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. In Italia questa celebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1911

Per ricordare le lotte sociali e politiche delle donne, si parte dal terribile incendio che quel giorno distrusse la “Triangle Shirtwaist Company”, a New York City, un’azienda tessile che produceva appunto le shirtwaist, le camicette alla moda dell’epoca. Il palazzo di 10 piani conteneva 500 persone tra lavoratori e lavoratrici, ma la maggior parte erano giovani e giovanissime immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’Europa dell’est: ragazzine anche di 12, 13 e 14 anni, che lavoravano con turni di 14 ore al giorno per 6 ai 7 dollari la settimana. Lo sciopero delle operaie tessili, iniziato il 22 novembre 1909 e conosciuto come “la protesta delle 20.000″, iniziò proprio alla Triangle Company, e l’International Ladies’ Garment Workers’ Union – uno dei più importanti sindacati degli Usa – negoziò un contratto collettivo di lavoro – dopo uno sciopero di 4 mesi – che la Triangle si rifiutò di firmare. L’incendio che scoppiò due anni dopo, iniziò all’ottavo piano del palazzo e uccise 147 persone – per la maggior parte giovani operaie – perché Max Blanck e Isaac Harris, proprietari dell’azienda, si misero in salvo lasciando le donne nelle stanze dove lavoravano le cui porte erano state chiuse a chiave per paura che rubassero o facessero troppe pause. 62 delle 147 vittime si buttarono disperate dalle finestre con i vestiti in fiamme, altre si lanciarono sul montacarichi, altre cercarono di spaccare le porte, e il processo che seguì fu l’assoluzione per i porprietari e un’assicurazione 445 dollari per ogni operaia morta.