“Per tutti gli sbagli” di Irene Cao

Da Vivianap @vpicchiarelli

Linda ha trentatré anni ed è una donna orgogliosa delle sue imperfezioni. Fa la designer d’interni e abita in una dimora antica nella campagna veneta, dov’è nata. È uno spirito libero, un groviglio di desideri e conflitti che ne fanno il ritratto vivente dei sette peccati capitali. Ma quando incontra Tommaso, un affascinante diplomatico che le propone il lavoro della sua vita, il mondo di Linda inizia a vacillare.

Se c’è una cosa a cui Linda non potrà mai rinunciare, sono i suoi difetti. Ci hanno provato in tanti a cambiarla, a correggere le sue piccole imperfezioni per fare di lei la donna che volevano amare. Ma a trentatré anni, una carriera brillante da designer d’interni e un importante catalogo di fidanzati e storie di una notte, Linda sa che essere volitiva, irascibile, pigra, golosa è la sua forza. E che quando vuole una cosa, deve prendersela senza chiedere il permesso. La capisce davvero solo Alessandro, fotoreporter e amico di sempre, uno spirito libero come lei.
In amore come nel sesso, Linda non ha ancora trovato ciò che vuole. Nemmeno lei sa cosa cerca, ma di sicuro non un tipo come Tommaso Belli. Freddo, controllato, magnetico nella sua bellezza curata nei dettagli, Tommaso è l’altro lato della medaglia perché è semplicemente perfetto. Quando però l’affascinante diplomatico le fa la proposta del secolo, arredare la sua villa nella campagna veneta, la terra in cui Linda è nata e che ama, non può rifiutare. Ma accettando sconvolgerà il suo mondo e il suo modo di vivere la passione. Scoprendo a sue spese che quando si accende, ormai è tardi per resisterle…

Devo dire che questo quarto libro della Cao mi ha delusa. Di sicuro, ma questo è stato evidentemente un mio errore, mi aspettavo un altro romanzo erotico dopo la trilogia dell’estate scorsa. Del resto, il marketing della casa editrice aveva pubblicizzato il romanzo come il primo di una duologia erotica, per cui… Comunque, ho trovato il testo piuttosto banale e scontato, con personaggi poco credibili e un linguaggio troppo elementare. Sembrava quasi di leggere un altro scrittore! Molto intense, invece, le descrizioni dei luoghi, l’attenzione ai dettagli del mondo dell’architettura e dei giardini. Leggerò anche il secondo, se non altro per vedere se la trama sarà più accattivante.