La prossima volta, per favore, mettiamoci d'accordo prima.Così finisce che non devo, come al solito, disorganizzarmi all'ultimo minuto dalla sterminata lista di impegni che ho preso con altri.Perché sono un tipo impegnato, io. Anche se non si direbbe.
Praticamente, per farla breve, c'è stata una riunione di condominio. Bisogna decidere chi prenderà il posto di capobranco che qua se non c'è nessuno che dirige niente si fa.Siamo demotivati, noi, con uno spiccato slancio alla sedentarietà. L'unica volta che abbiamo provato a fare qualcosa di testa nostra al posto di fare come i francesi "la presa alla Bastiglia" abbiamo fatto "la presa alla poltrona".E non era possibile andare avanti così.
Anche se non volevo mi sono visto costretto a scendere a patti con le voci di corridoio.Per un leader carismatico e dalla mano ferma. Impassibile. Che sappia cosa è giusto fare e cosa no. Da seguire sempre e senza esitazione. Fino alla morte.Non è una dittatura. Non è una comune. Manco un impero o un piccolo regno.E' semplicemente un condominio.E io sto al primo piano. Il piano di ripresa economica. Il mio prossimo piano, il terzo, sarà quello di fondare una coalizione di ferro e cemento per riprendere gli scalini che sono caduti sotto il pianerottolo nemico.
Assolutamente dobbiamo evitare che si ripeta l'orrore del paese dei balocchi.
Pimpi, eri uno di noi. Sarai sempre nei nostri cuori.