“Imagine”. E’ l’inizio della splendida canzone di J. Lennon che è ormai diventata un’icona per tutti coloro che aspirano ad una vita migliore in un mondo migliore.La forza di questa canzone sta proprio nel potere dell’ immaginazione. E attraverso l’immaginazione possiamo costruirci una realtà che sia in linea con i nostri bisogni a partire dallo stato più umano. Quando mi confronto con le persone, mi accorgo che i temi sensibili sono sempre gli stessi: mi sento rispettato/a nella mia persona? Vivo in un contesto che possa favorire il giusto benessere per me e per i miei figli? Ma l’idea di Benessere che ciascuno di noi ha in qualche modo introiettato deve fare i conti con le nostre intime limitazioni e con la società in cui viviamo.
Se ripenso ai miei sogni di bambina mi rassereno perché sento di non aver ancora tradito quella spinta che ho sempre sentito verso la ricerca di un’armonia tra etica ed estetica.Quando ripenso al malanno del nostro tempo penso che la causa sia principalmente da attribuire ad una disumanizzazione, ad una sorta di perdita della nostra umanità, a partire dall’incapacità di sognare, di condividere i nostri sogni e di impegnarci per realizzarli con le altre persone.Dovremmo, a mio avviso, spostare nuovamente la nostra attenzione dal sé al noi.I vantaggi sarebbero evidenti: maggiore rispetto per l’ambiente, maggiore rispetto per i diritti umani, maggiore senso di appartenenza contro l’inquietante senso di solitudine. E’ importante attivarsi per costruire le condizioni affinché ciascuno di noi si senta responsabile del proprio Benessere a partire da un equilibrio tra la sfera pubblica e privata. Ciò porta inevitabilmente a superare l’indifferenza e lo scetticismo che spesso fanno sentire i problemi della società come qualcosa di estraneo a ciò che siamo individualmente.Significa superare la rabbia e la frustrazione che hanno senso soltanto in un momento iniziale, per passare ad un’azione costruttiva.Se manca l'amore per gli altri avremo individui egoisti e egocentrici, se manca l'amore per se stessi avremo individui il cui amore è soffocante e possessivo.
E’ tempo di un atto coraggioso che ci porti alla scoperta del nostro progetto poetico, inteso come progetto esistenziale che rispetti l’umanità di ogni singola nel rispetto di una nuova ecologia sociale. E’ attraverso la condivisione, attraverso la creazione del progetto poetico della Comunità, è possibile trasformare questa crisi dell’ “IO” nella forza del “NOI”.Come un poeta che sente e immagina, ciascuno di noi può creare l'armonia dalla disarmonia, dare forma, bellezza, forza e vita all’ esistenza. Un sé poetico che traduce in azione ciò che ha immaginato e desiderato!
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