Viviamo in una società sempre più priva di freni inibitori e non passa giorno senza che non si riceva un pugno nello stomaco alla notizia di un'aggressione finita male. Ieri per un cane, oggi per una coda alla biglietteria, domani forse per un intrattenibile starnuto. Non so da cosa dipenda, se dalla frenesia di un mondo che corre e che rende le persone sempre più nervose o se da una mancanza di rispetto per il prossimo, sostituito dalla chiusura in un totale egoismo.
Sabato A Roma, alla fermata Anagnina un'infermiera romena di 32 anni è caduta prima sul pavimento della metro, poi in coma a causa di un pugno sferratole da un ragazzo ventenne per una banalissima lite su chi avesse la precedenza alla biglietteria. Dopo un primo scambio di battute, il tizio - ora arrestato grazie all'intervento di un passante - ha inseguito la vittima per continuare il battibecco finchè non sono venuti alle mani. Le donne non dovrebbero mai essere sfiorate, nemmeno con una rosa! Lui? Ovviamente un pregiudicato in libertà ma il suo avvocato smentisce.