Per un soffio di ottimismo

Creato il 11 maggio 2014 da Speradisole

PER UN SOFFIO DI OTTIMISMO

A Matteo Renzi mancava solo questa: andare allo stadio Olimpico, sabato sera 3 maggio, con i figlioletti per assistere alla finale di Coppa Italia di calcio Napoli-Fiorentina (la sua squadra del cuore) e assistere allo sfogo della più indecente delle manifestazioni pubbliche del nostro Paese, uno scontro fra tifoserie giunto a una trattativa “ufficiale” fra i loro rappresentanti, se si dovesse o no svolgere la partita.

Il premier ha detto che non ha abbandonato lo stadio per “non lasciarlo ai violenti”, ma, in realtà, il suo abbandono della tribuna, gli sarebbe stato attribuito come una fuga, e la cosa sarebbe stata gonfiata ancora di più.

Oltre ai temi difficili che deve affrontare come la Riforma del Senato, del lavoro e della pubblica amministrazione, gli sono piovuti addosso anche queste balorde accuse da stadio, sollevate dall’opposizione, e da centinaia di opinionisti, commentatori e trasmissioni Tv, le accuse cioè di essere rimasto in quello stadio.

Non esiste trasmissione, giornale, persino quelli che dovrebbero essere dalla sua parte, che non lo attacchino in qualche modo e per qualche motivo. Tutto serve per andargli contro persino la possibilità concreta che 10 milioni di persone ricevano una busta paga con 80 euro in più è considerata una baggianata, un’inezia, una promessa elettorale, una cosa con cui si fa poca spesa, un bonus che poi non verrà mai più erogato e così via.

Per non parlare poi della riforma della pubblica amministrazione, una riforma più che necessaria,  vitale per il paese. Finalmente si potrebbero schiodare dalla sedia, quei dirigenti, a volte totalmente inefficienti, ma dirigenti a vita, con stipendi da baronie, che per una virgola o un foglio mancante impastoiano qualsiasi domanda di necessità e soprattutto non sono in grado di utilizzare neppure quel poco di telematico che hanno a disposizione. Per avere un permesso qualsiasi o per fare un concorso diventa una corsa ad ostacoli.

Per tentare di riformare per risolvere e rendere più facile la vita di ciascuno di noi, Renzi ha con sé una maggioranza ogni giorno in bilico, e contro di sé una minoranza (finora) in cui figurano da un lato Grillo e dall’altro Berlusconi, che ambiscono entrambi a un successo nelle elezioni europee del 25 maggio, per poi correre immediatamente a quelle politiche parlamentari, anche in assenza della nuova legge elettorale.

Si oppongono anche i sindacati, che operano in difesa di interessi settoriali e quella parte della sinistra, legata com’è all’idealità dell’ottocento. Ce n’è abbastanza, per Matteo Renzi, e per l’Italia intera. O no?

Quindi, la filosofia imperante è “Tutti contro Renzi”. Non è stato eletto, non ha diritto di stare dov’è, è illegittimo.  Viene osteggiato soprattutto da chi vuole distruggere tutto, (a parole), ma che in sostanza vuole e si augura che le cose non cambino mai, perché sarebbe la sua fine.

Va bene la protesta, ma l’esagerazione stufa e offende.

Sono stufa dell’inventore dei vaffa, del suo parlare con stupidi soprannomi offensivi di tutti, da Civati il cane da riporto, da Renzi l’ebetino o il matto, da Berlusconi il nano asfaltato, da Bersani gargamella.

Stanca, stanca, stanca di sentire parlare di morti, di cimiteri, di tombe, di funerali, di cadaveri, stanca di questa ipocrisia verbaiola, che porta solo a distruzione senza un minimo di prospettiva.

E soprattutto stanca di cose come questa (mi auguro che non sia vera): subito dopo il ritrovamento della donna rumena, di 26 anni, crocefissa a Ugnano, una piccola frazione periferica tra Firenze e Scandicci, Grillo ha scritto sul post: “Indagate in ambienti massonici! Questo è un complotto del boyscout di Gelli per fuorviare gli elettori fiorentini”. E qui davvero non ho parole”

Se vince Grillo, vada dalla Merkel a fare cri cri e a strapparle in faccia fiscal compact, e vediamo come reagirà la Merkel. Ma è facile prevedere la sua reazione e quella degli altri membri del governo europeo: un sorrisetto che finirebbe con l’isolare definitivamente il nostro paese e uno spread a 1000.

Così usciamo dall’euro, chi ha qualche risparmio in banca, o chi ha un bene qualsiasi, dalla casa, alla fabrichetta, dall’auto al piccolo orto, se lo vede, come minimo, dimezzato di valore, perché qualsiasi cosa dovrà comprare la dovrà pagare in euro (controvalore). Per esempio la benzina per utilizzare l’automobile, l’energia elettrica per accendere le lampadine di casa, il gas per cuocere un piatto di spaghetti e così via. Tutto verrà pagato in lire (vecchie o nuove che siano) totalmente svalutate. Andremo all’ufficio postale a pagare le bollette con una carretta piena di carta.

Sarà un po’ come quando gli americani, nell’immediato dopoguerra, distribuivano le “Amlire”. Ne distribuivano talmente tante che per fare prima erano stampate, a strappi, e arrotolate come la carta igienica.

Breve nota storica: Le AM LIRE

“Un mese prima dello sbarco in Sicilia le rotative Usa giravano giorno e notte per stampare una moneta d’occupazione, non considerando quella Italiana utile, sicura, comoda e disponibile in sufficiente quantità. Per gli occupanti gli italiani erano, oltre che sconfitti, poveri, arretrati e nel sud un po’ briganti e un po’ borbonici. Il 20 luglio 1943 due aerei C 54 atterravano in Sicilia scaricando 7 tonnellate di carta moneta sulla quale per prudenza il nome lira era stato impresso all’ultimo momento(non fosse altro che lo sbarco andasse male e bisognasse cambiare spiaggia). All’ultimo momento si accorsero anche  che fra le frasi stampate, tipicamente yankee,  c’era -Freedom of Religion – che stava per libertà di religione o liberatevi di quella che avete. Si corse ai ripari per non peggiorare i già cattivi rapporti col Vaticano”.

“Per quasi 2 anni ebbero corso al sud e centro Italia le lire alleate (dette AM lire) propagatrici di miseria, inflazione e degrado. Se ne accorsero anche gli alleati che dopo il 25 aprile 1945 non le imposero al Nord, dove erano sempre rimaste in circolazione le lire monarchiche!! (lira monarchica che, incredibile ma vero, aveva corso legale in Jugoslavia). Gli Stati Uniti imposero il corso legale della loro carta moneta (Amlira), senza alcuna limitazione e controllo, ad esclusivo favore dei soldati (stipendi e consumi) e della logistica dei belligeranti. Le merci rastrellate con le Amlire erano in gran parte controllate da organizzazioni criminali, a cui gli stessi americani avevano aperto i posti chiave”.

(Note prese da: http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/moneywar1.htm)

MA PER UN SOFFIO DI BUONSENSO E DI OTTIMISMO

SCELGO SEMPRE LA SPERANZA

Inoltre

Mi hanno colpito le parole di Bersani: tutti a dare una mano per le Europee del 25 maggio.

Ecco, un grande partito è anche questo.

Sono orgogliosa del mio Pd.



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