I bigotti, cioè
A Mezzolombardo, in Trentino, c’è una sala, il Teatro San Pietro, che la Parrocchia ha dato in comodato d’uso al Comune. Con una clausola: “Il Comune si impegna a non consentire lo svolgimento di spettacoli che possano recare offesa ai valori religiosi e alla dottrina della Chiesa Cattolica”. Adesso il Comune organizza la presentazione di un libro di quell’ateaccia di Margherita Hack dedicato alla bioetica. I bigotti s’incazzano e negano il permesso. E sai che c’è? Hanno ragione loro.
Eh, sì. Perché la magagna sta tutta in quella clausola. Chi stabilisce che cosa reca “offesa ai valori religiosi e alla dottrina della Chiesa Cattolica”? I cattolici, com’è ovvio. Chi altri? Se domani decidono che reca offesa anche una conferenza di un pastore protestante… niet! Giustissimo. Male fece il Comune ad accettare il comodato con quella clausola. E adesso si gratta.
I bigottoni hanno proprio ragione: “La sala è mia e ci fate quel che dico io”. Queste son cose che succedono quando si scende a compromessi coi fanatici.
La soluzione è banale: si inviti Margherita Hack e la si faccia presentare il libro altrove. Con ampi e rumorosi spernacchiamenti ai bigotti.