Cos’è l’amore? L’ho chiesto a molti… Mi è stato detto che l’amore è il sentimento più forte del mondo, il sentimento che lo fa muovere, che lo fa girare. Mi è stato detto che l’amore è un qualcosa di appiccicoso, qualcosa che attacca due persone, e può essere un bene nel senso che quei due resteranno sempre insieme, così come può essere un male perchè nello stare sempre attaccati uno dei due, prima o poi, potrà anche scocciarsi e cercare un solvente per scappare via lontano. Mi è stato detto che l’amore è la cosa peggiore che possa capitare. Mi è stato detto che l’amore è una brutta bestia… una medaglia con due volti. Mi sono state dette un sacco di altre cose… così tante che ora non le posso ricordare tutte, così tante che non entrerebbero mai in questo piccolo blog.
Chi seguire? A chi credere? Su quale teoria appoggiarsi? Tutte? Nessuna?
Io credo che ognuno debba farsi una propria idea dell’amore… Credo che ognuno debba provarlo sulla sua pelle per poter dire cos’è… Credo che ognuno debba soffrire per amore… Credo che ognuno, dopo aver sofferto, debba guardare le proprie ferite ed insegnarle a qualcun altro…
Amore é:
Quando ti svegli la mattina con pensiero fisso…
Quando apri l’armadio e vedi quel peluche ancora sorridente che ti guarda contento…
Quando indossi quel braccialetto e quella collana che ti ricordano sempre la stessa persona…
Quando ti metti le scarpe e pensi ancora a quella persona…
Quando esci di casa e conti i minuti che mancano per incontrare quella persona…
Quando mangi, giochi, viaggi, corri, siedi, parli, litighi, dormi, sogni, hai sempre la stessa persona davanti agli occhi…
Quando non fai altro che pensare a quella persona…
Quando le parole “quella persona” ti rimbombano talmente tanto nella testa da non riuscire a pensare ad altro…
Ma non è tutto qui… Amore è:
Quando ti svegli la mattina lacrimante con un pensiero fisso…
Quando apri l’armadio e vedi che il peluche è caduto o si è persino girato di spalle per non guardarti in faccia da quanto fai schifo anche se non è vero..
Quando lanci quel braccialetto e quella collana che ti ricordano sempre la stessa persona sul peluche girato…
Quando ti metti le scarpe e ti stanno sempre più strette…
Quando esci di casa e conti i minuti che mancano per tornare a letto e non pensare più a quella persona…
Quando non mangi, non giochi, non viaggi, non corri, non siedi, non parli, non litighi, non dormi, non sogni, perché hai sempre la stessa persona davanti agli occhi e ti passa la voglia di far tutto.
Quando non fai altro che pensare a quella persona piangendoti addosso.
Quando le parole “quella persona” ti rimbombano talmente tanto nella testa da iniziare ad odiarle e allo stesso tempo a temere che smettano di rimbombare per timore di perderle per sempre.
Perché sai… lo sai che una volta aperto quel fiore, una volta riuscito ad aprire e spiegare ogni petalo… potrai posarti al suo centro e distenderti su di esso, potrai riposarti e recuperare le forze, potrai accarezzare quei lisci e caldi petali rossi, potrai respirare solo ed unicamente il suo profumo… potrai rimanere lì immobile fino a quando non si sarà richiuso con te dentro, fino a quando non diventerai tu stesso parte della rosa. Solo allora si raggiunge la felicità… solo allora si raggiunge l’amore. Ma nella vita si sa che non può essere tutto semplice. Nella realtà si sa che non tutto va sempre bene.
Odio la realtà. Una spina potrebbe essere troppo grossa da superare. Una ferita potrebbe essere troppo profonda per farti continuare. Un colpo di vento potrebbe farti cadere proprio quando sei quasi in cima. I petali potrebbero rifiutare di aprirsi. La rosa potrebbe appassire. E allora ti ritroveresti solo, sempre più solo, vicino ad una rosa morente senza più calore, senza nessun altro posto dove andare, senza riuscire a pensare di poter scalare un’altra rosa, perchè sarebbe troppo doloroso. E allora stai lì: aspetti che piova, aspetti che arrivi la primavera, aspetti un miracolo, aspetti una qualsiasi cosa possa ridar vita a quella rosa, pur sapendo che magari non sarà mai bella e rigogliosa come prima, ma sarà pur sempre la tua rosa.