Senz'altro sarà un problema non di primissima urgenza e gravità, ma in una marmellata di vulnus come quella romana dove qualsiasi centimetro è tassello di un mosaico che restituisce una sensazione di sciatteria che resta addosso. Che fa passare la voglia. Che toglie la speranza e la prospettiva. Che punta diretto alla pancia (quando non addirittura alla testa) di turisti, ospiti, investitori che, guarda un po', scelgono di andare a investire altrove, andare a passare una notte da qualche altra parte, consigliare agli amici piuttosto Firenze o Milano.E così un palo (tutti i pali!) mal ridotto e non curato può essere un granello di sabbia che assieme a tanti altri granelli devasta un meccanismo di empatia che dovrebbe invece essere sempre ben oliato tra una città e chi, a vario titolo, la vive.
Acea è una azienda municipalizzata, con soci privati, che fa decine e decine di milioni di utili ogni anno. Le condizioni di monopolio vengono sfruttate tutte e si trasformano in risultati finanziari che sono positivi. Non è dunque giustificato il fatto che tutti i pali pubblici, perfino quelli di fronte ai più importanti monumenti del Pianeta, siano abbandonati a loro stessi contribuendo così al degrado generale.
All'estero i pali delle società che gestiscono servizi a rete non solo sono curati e manutenuti (in colore antracite magari), ma sono dotati di sistemi che impediscono vandalismi e affissioni selvagge: una patina granulosa che disincentiva all'affissione di sciocchi adesivi e che facilita enormemente chi deve staccarli. Perché questo appare impossibile qui da noi?Chi vive ogni giorno (specie i nostri imprenditori e ristoratori) l'incubo del rapporto con Acea penserà che stiamo guardando il pelo dell'uovo. E' vero. Come è vero che un pelo nell'uovo si toglie e lascia l'uovo commestibile, cinquecento peli rendono l'uovo un alimento da buttare via. Il nostro caso è questo. Dopodiché sappiamo benissimo, e stiamo cercando il modo per parlarne, di quale sia il calvario di chiunque, a Roma, voglia, ad esempio, aprire un bar o un ristorante e abbia bisogno di un cambiamento della potenza. Riceviamo costantemente storie che potrebbero andare a comporre un romanzo horror e che, sommate assieme, rappresentano un danno economico per la città sicuramente difficile da calcolare ma altrettanto sicuramente enorme. Come mai Acea, sebbene da qualche tempo dotata di un buon management, continua ad essere un problema invece che una opportunità per la nostra città? In nome di cosa?