Perché di notte, in città, i semafori lampeggiano?
Per chi come me vive in città (Milano per l’esattezza), sa bene quanto possa essere frustrante percorrere una via di un chilometro con un semaforo ogni 50 metri. E ad ognuno non vediamo l’ora che scatti il verde perché, normalmente, siamo presi da una fretta maledetta anche se magari stiamo andando in giro per svago e non per lavoro. Ma al ritorno dalla nostra serata birichina, ecco che il semaforo lampeggia di arancione. Perché?
Innanzitutto, è una questione di sicurezza. Ma come? Non sarebbe più sicuro lasciarli accesi?
No, perché di notte, con un traffico molto ridotto rispetto alle ore diurne, c’è la possibilità concreta che il semaforo rosso non venga rispettato e quindi gli automobilisti, vedendo il verde in lontananza, non rallentino dando per scontato che gli altri rispettino il diritto ad attraversare l’incrocio.
Il semaforo lampeggiante, invece, obbliga gli automobilisti a rallentare necessariamente in prossimità di una intersezione per accertarsi di poter passare senza cioccare (licenza poetica) con nessun veicolo.
Inoltre, se disgraziatamente si dovesse avere un incidente, nelle ore notturne è più difficile trovare testimoni in giro che possano confermare la versione dei fatti degli automobilisti coinvolti, che potrebbero affermare di aver ragione senza nessuno che possa smentirli.
Con il semaforo lampeggiante, invece, vale la regola della precedenza a destra e quindi è più facile stabilire le ragioni e i torti in caso di sinistro.
Lo sapevate? Appuntamento a domani come sempre, con una nuova domanda curiosa!