Chi mi conosce sa che "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen è il mio libro preferito; il primo in assoluto che si è guadagnato il primato di entrare nella ridotta lista di titoli che ho ampiamente gradito.
E' stato il libro che, all'età di 15 anni, mi ha iniziata alla lettura, quel libro che mi ha aperto un mondo fatto di carta. Ricordo ancora il momento in cui lo ottenni: è stato durante una delle prime volte che andavo nella libreria Feltrinelli di Padova con mia mamma, ed è stata lei appunto a comprarmelo assieme all'altro capolavoro della Austen, "Ragione e sentimento". Non ricordo il motivo che mi ha portato a sceglierlo a discapito di altri, sta di fatto però che è stato IL titolo che mi ha trasmesso anche l'amore per i classici (anche se, ahimè, ne ho letti molti meno di quanti avrei voluto).
"Orgoglio e pregiudizio" è stato, da allora, la mia ossessione per vari periodi più o meno lunghi. Mi ha fatto spendere fortune in libri e fumetti che ad esso si ispiravano. E mi ha fatto rimanere con gli occhi incollati allo schermo della TV a guardare i vari film e serie televisive da esso tratti.
Ma perchè tutto questo? Se lo chiedono in molti, e la domanda è rimasta ad ora senza risposta.
Io, per mio conto, potrei dire la mia ma non so se sarà lo stesso motivo per il quale un'altra persona ha la mia stessa passione.
Chi ha letto questo libro può convenire con me sul fatto che l'amore tra Mr Darcy ed Elizabeth Bennett è qualcosa di utopico a cui tutti anelano. Non si tratta di qualcosa di esplicitamente espresso, ma piuttosto l'autrice ne fa cenno tramite i gesti e gli sguardi che attribuisce ai protagonisti, lasciando al lettore l'immaginazione. E' proprio questo amore gentile, tipico dei classici, che al giorno d'oggi è raro trovare in un qualsivoglia libro.
Oltre a questo, anche la caratterizzazione del personaggio di Mr Darcy ha avuto la sua parte. Egli infatti è il gentiluomo per eccellenza, colui che mette la felicità e il benessere degli altri difronte ai propri, anche se in un primo momento ciò sembra l'opposto.
Da ultimo le ambientazioni: la brughiera inglese raccontata nei classici è un qualcosa di sublime. Davvero, per questo aspetto non ci sono parole adatte a descrivere i sentimenti e le emozioni che provoca.
Nel corso degli anni si sono succeduti vari retelling di questo classico: primo tra tutti, e attualmente noto per la sua trasposizione cinematografica, è "Orgoglio e pregiudizio e zombie" di Seth Graham Smith. Da molti criticato e non apprezzato per l'appunto la componente macabra che l'autore ha inserito all'interno della sua versione. L'omonimo film è in uscita nei cinema domani 4 febbraio, e sembra stia incuriosendo molti, a dispetto del basso gradimento del libro.
Nonostante gli zombie, io guarderò questo film. Ho letto anni fa il libro e voglio rendermi personalmente conto quanto profondamente sia stato "deturpato" il capolavoro della scrittrice inglese.
Altro adattamento del classico di Jane Austen è "Lost in Austen", una miniserie BBC del 2008 che vede protagonista Amanda Price. Questa versione è particolare poichè la protagonista, ossessionata da questo libro e dai suoi personaggi, viene all'improvviso catapultata dentro la storia diventandone partecipe e rischiando di scombinare il normale corso degli eventi. Molto divertente e particolarmente apprezzabile, con quel pizzico di humor inglese che mai guasta.
Se vogliamo continuare con la carrellata di libri ed adattamenti cinematografici ci sarebbe da parlarne per giorni interi. Mi limito quindi a segnalarvi un paio di serie e di libri tra i più conosciuti.
Tra i libri, pubblicati anche in Italia, noti sono i seguenti: "Morte a Pemberley" di P.D. James, "Longbourn house" di Jo Backer, "Il diario di Mr Darcy" di Amanda Grange, "La lettera di Mr Darcy" di Abigail Reynolds e tantissimi altri che non sono ancora giunti in Italia. Potete comunque trovarli tutti a questo link.
Tra gli adattamenti cinematografici e serie televisive si annoverano invece: "Lost in Austen" e "Orgoglio e pregiudizio e zombie" come già citato sopra, gli omonimi film e soprattutto la serie tv del 1995 con Colin Firth, "Alla ricerca di Jane" ("Austenland" in lingua originale, tratto anch'esso da un libro), il film bollywoodiano "Matrimoni e pregiudizi" e il più liberamente ispirato "Il diario di Bridget Jones".
Per quanto mi riguarda, preferisco limitarmi a quei libri e adattamenti su pellicola che più sono fedeli al libro. Non disdegno certo tutto il resto, ma, quale estimatrice del racconto originale sono, guardo sempre con occhio critico tutto quello che falsa l'idea di Jane Austen.
Non so se anche voi siete della mia stessa opinione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Per terminare, alla domanda se se ne abbia o meno abbastanza di Orgoglio e pregiudizio io rispondo no. Fa sempre piacere vedere un nuovo film, soprattutto per scoprire come gli attori scelti interpretano i vari personaggi. Per quanto riguarda i libri posso soltanto dire: di libro ce n'è solo uno, tutto il resto è scopiazzatura.
Ciò che è certo però, viste le opinioni generali deducibili dal web, è che è una verità universalmente riconosciuta che - nonostante Darcy sia un vampiro, Elizabeth abbia bisogno sempre più di appuntamenti e balli o che entrambi siano sospettati di un delitto - il mondo non ne avrà mai abbastanza di Orgoglio e pregiudizio. Sarà una cosa buona? A voi ora la parola.
Siete a favore di altri remakes e retelling di Orgoglio e pregiudizio?
Potete rispondere a questa domanda tramite il sondaggio appena qui di seguito (sperando che funzioni!) oppure nel box che trovate nella colonna di destra. Se volete potete anche dirmi più liberamente cosa ne pensate nei commenti.