Oggi non avevo molti argomenti di cui parlare... Il Grunt è ancora in orbita stabile attorno alla Terra, l'Esa è riuscita a entrare in contatto con la sonda sovietica, ma pare non risponda ai comandi impartiti. L'X47 ha compiuto il suo primo volo in completa autonomia. La Russia e l'America
stanno litigando per via di alcune interferenze che gli USA hanno provocato sulle frequenze di trasmissione di una sonda sovietica... Poca roba... e allora torno a bomba sulla questione chitarra.
Perché una sei corde elettrica?
Premetto che questa scelta è personalissima e non si basa su questioni oggettive.
Il fatto è che in passato ho avuto modo di maneggiare alcune chitarre acustiche e ho sempre trovato scomodo il loro utilizzo a causa delle dimensioni della cassa armonica. Per questo, sin da tempi non sospetti, mi son sempre detto che, se mai avessi provato a suonare questo strumento, avrei scelto la sua versione elettrica.
E' vero che dalla chitarra acustica a quella elettrica c'è una via di mezzo, ovvero le elettroacustiche. Sono strumenti che hanno una cassa armonica più stretta, e che possono essere amplificate (o attraverso dispositivi piezoelettrici, o attraverso dispositivi magnetici) collegandole a un amplificatore.
Inutile dire che non ho mai amato le vie di mezzo...
Per cui la scelta cade sull'elettrica. Non potrò mai suonarla in spiaggia ma... non sono mai stato un tipo da spiaggia. E' più probabile che la suonerò nel mio salotto... e che mi ascolterò in cuffia, così da non disturbare i vicini, che sono per lo più tutti anziani (secondo motivo per cui ho scelto la via dell'elettrica).
Infine, un mio amico, chitarrista, mi ha appoggiato nell'idea facendo una semplice osservazione: Il manico delle chitarre elettriche è più sottile di quello di una chitarra acustica. Ciò dovrebbe aiutarmi, nei primi tempi, a fare pratica con i tasti... specie nell'esecuzione dei barré (che, volgarmente parlando, è la pressione di tutte le corde con un solo dito).
A questo punto c'è da aggiungere che anche la chitarra, come tutti gli altri strumenti, ha una sua voce in base a come essa è costruita. In particolare è il modo in cui viene fissato il manico al corpo della chitarra, a caratterizzare il suono.
Le tecniche sono principalmente tre:
- bolt-on neck: ovvero il manico avvitato, come nella Fender Stratocaster. Queste chitarre hanno una predilezione per le frequenze alte, meno quelle medie e scarso di bassi profondi (ovviamente la qualità costruttiva può far cambiare dal giorno alla notte le caratteristiche dello strumento);
- neck-thru body: ovvero il manico percorre l'intera lunghezza della chitarra, corpo compreso (Ibanez RGT). Queste chitarre sono caratterizzate da un notevole sustain, da un buon bilanciamento di suoni fra alti, medi e bassi, e da un perfetto allineamento manico-corpo. Secondo molti risultano particolarmente "comode" da suonare, in quanto normalmente si ha un accesso molto più facile ai tasti più vicini al corpo rispetto a strumenti in cui sono utilizzati gli altri due tipi di giunzione;
- set-in-neck: ovvero con il manico incollato al corpo, come avviene nella Gibson Les Paul. Queste chitarre hanno in linea di massima le caratteristiche positive, in termini di sustain e bilanciamento delle frequenze, delle neck-thru body. Ovviamente, però, godono dello stesso vantaggio delle bolt-on neck, di poter sostituire il manico in caso di necessità.
In base a quanto scritto, visto che preferisco le sonorità più calde, mirerò alla seconda, o alla terza tecnica di realizzazione. Per quanto sia ancora in una fase iniziale di valutazione... propendo per una Ibanez, più che altro perché ho notato prezzi ben più abbordabili rispetto alle Gibson. Ma la strada è ancora lunga...