Perché far conoscere ai proprietari del paesaggio agrario del Salento leccese le buone pratiche agricole
Creato il 05 gennaio 2016 da Antoniobruno5
Gli olivicoltori sono per tradizione i custodi del paesaggio
del Salento leccese ed i depositari del sapere che ruota intorno agli oliveti.
Essi sanno bene come giungere ad ottenere preziose produzioni di alta qualità
dagli olivi secolari, ma le sfide imposte dal mercato, dalla produzione agricola
che usa la chimica impongono dei cambiamenti non sempre compatibili con la
salvaguardia del nostro territorio nella sua interezza di valori produttivi,
colturali e culturali.
Vi è la necessita di rendere note agli agricoltori le buone
pratiche agricole per effettuare un ulteriore sforzo nella direzione della protezione
del paesaggio, delle nostre risorse ambientali e della nostra eredità culturale
e sociale. Le buone pratiche agricole forniscono alcuni sintetici suggerimenti
per la gestione sostenibile del capitale ambientale costituito dagli oliveti
secolari che popolano l’area del Salento leccese.
Finalità delle buone pratiche agricole è conciliare gli
aspetti produttivi della gestione degli oliveti secolari con la necessità di
salvaguardare e proteggere la biodiversità che vive negli oliveti stessi.
Per fare questo è necessario prendere in considerazione
l’agro-ecosistema degli oliveti secolari e attuare le pratiche agricole
necessarie all’ottenimento di una produzione di qualità seguendo alcune semplici
regole e modalità che aiutino a ridurne gli impatti negativi sulla
biodiversità.
Nell’ambito delle buone pratiche agricole ci sarà la
spiegazione del perché la scelta di una gestione più attenta all’ambiente ed
alla biodiversità può costituire un modo per valorizzare le risorse del
territorio e per dare un maggior valore alla loro specificità contribuendo ad
includere queste aree agricole in un sistema di valorizzazione globale della
realtà territoriale del Salento leccese.