Cosa sono passati, vent’anni? E forse finalmente ce l’abbiamo, un degno erede, anzi un gemello, di Twin Peaks.La sparata è di quelle grosse e va presa con le molle, almeno per ora, visto che si basa solo sul doppio episodio pilota, un’ora e mezza che fanno molto ben sperare per il prosieguo della serie. Prima di creare aspettative troppo alto meglio precisare subito che di Twin Peaks ce n’è stato solo uno e (probabilmente) non ce ne saranno altri. Infatti in questo nuovo The Killing (almeno per ora) manca il tocco di genio di un David Lynch, le musiche sono ottime, davvero angoscianti, ma quelle di Angelo Badalamenti erano Storia, e non c’è la stessa componente di follia, i personaggi strambi, la dimensione onirica che avevano trasformato quella serie in leggenda.Detto tutto questo, The Killing è un prodotto di qualità davvero notevole, che denota subito personalità e il cui unico difetto sembra al momento la mancanza di una forte originalità nella storia. Però per una volta posso chiudere un occhio su questo aspetto, perché la serie sa conquistare con le sue atmosfere che riportano dritte ai primi anni Novanta, a Twin Peaks così come a Il silenzio degli innocenti. E dove altro ambientarla allora se non a Seattle, la capitale del grunge? La rainy city qui mostrata è però ben lontana da quella pop-porno di Grey’s Anatomy, ed è molto più scura e inquietante.
Perché guardare Quarto grado o Chi l'ha visto quando c'è questo?
Creato il 08 aprile 2011 da Cannibal KidCosa sono passati, vent’anni? E forse finalmente ce l’abbiamo, un degno erede, anzi un gemello, di Twin Peaks.La sparata è di quelle grosse e va presa con le molle, almeno per ora, visto che si basa solo sul doppio episodio pilota, un’ora e mezza che fanno molto ben sperare per il prosieguo della serie. Prima di creare aspettative troppo alto meglio precisare subito che di Twin Peaks ce n’è stato solo uno e (probabilmente) non ce ne saranno altri. Infatti in questo nuovo The Killing (almeno per ora) manca il tocco di genio di un David Lynch, le musiche sono ottime, davvero angoscianti, ma quelle di Angelo Badalamenti erano Storia, e non c’è la stessa componente di follia, i personaggi strambi, la dimensione onirica che avevano trasformato quella serie in leggenda.Detto tutto questo, The Killing è un prodotto di qualità davvero notevole, che denota subito personalità e il cui unico difetto sembra al momento la mancanza di una forte originalità nella storia. Però per una volta posso chiudere un occhio su questo aspetto, perché la serie sa conquistare con le sue atmosfere che riportano dritte ai primi anni Novanta, a Twin Peaks così come a Il silenzio degli innocenti. E dove altro ambientarla allora se non a Seattle, la capitale del grunge? La rainy city qui mostrata è però ben lontana da quella pop-porno di Grey’s Anatomy, ed è molto più scura e inquietante.
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