Perché i dipendenti privati hanno la salute più cagionevole dei dipendenti pubblici

Creato il 10 gennaio 2015 da Lasfinge
10/01/2014
Oggi la Cgia  Mestre diffonde alcuni dati sulle assenze per malattia del personale dipendente sia pubblico che privato: a livello nazionale per tutte le categorie di lavoratori dipendenti la media dei giorni di assenza per malattia è di 17,71 giorni corrispondenti ad una media di episodi di malattia di 2,23 ma con alcune curiose differenze tra i dipendenti del settore pubblico rispetto a quello privato: i dipendenti privati si ammalano di più con una media della categoria di 18,3 giorni annui, mentre per il pubblico impiego la media annua è di 17,1 giorni. Questa non è una novità: dati simili con un maggior numero di assenze per malattia nel settore privato si era registrata anche negli anni precedenti.
I dati pubblicati oggi sono riferiti al 2013 ma la differenza tra giorni di malattia nel pubblico e nel privato era ancora più accentuata nel 2012  quando si registravano 16,72 giorni di assenza per i dipendenti pubblici e 18,11 per i privati,
sicché c'è un incremento tendenziale del numero di assenze annue per malattia di +1,1% nel privato ed addirittura di + 9,2% nel pubblico: malgrado questo i dipendenti pubblici continuano a godere di migliore salute e registrano ancora un minor numero di assenze rispetto agli impiegati nei settori privati, certo il margine è solo di 1,2 giorni di meno, ma se venisse considerato basterebbe a sfatare la leggenda del dipendente pubblico fannullone per antonomasia.
  • Cosa succede invece?

Ormai da anni è in corso una campagna denigratoria contro il pubblico impiego, che unitamente ai continui tagli di spesa, stanno ormai strangolando tutti i servizi pubblici, che (guarda caso) poi sono servizi per il pubblico, come sanità, scuole ed altro, verosimilmente con l'intento di privatizzare il più possibile.
Uno degli strumenti di questo disegno (nel quale evidentemente si giocano forti interessi economici di privati) è appunto quello di denigrare gli operatori e le strutture pubbliche, facendoli apparire come incapaci e nullafacenti.
La cosa è poco gratificante per ciascun singolo operatore (esiste in agguato il rischio di burn out) sicché se si continuerà su questo tenore, avremo la possibilità di osservare sul piano sociale il fenomeno cosiddetto della profezia che si autodetermina ed alla prossima statistica finalmente, dopo faticosi anni di pubblicità in tal senso da parte dei media e svariate dichiarazioni smaccatamente offensive ad opera di figure politiche di rilevo (Brunetta docet) finalmente i dipendenti pubblici, con un piccolo sforzo di demotivazione in più, riusciranno a compiere il miracolo di assentarsi un numero di giorni superiore a quello dei privati...
La Cgia Mestre e di seguito i più rilevanti organi di stampa infatti titolano:
  • Pubblico impiego: in un caso su quattro malattia solo per un giorno!

Ebbene è proprio vero: nel 25% dei casi le malattie dei dipendenti pubblici durano solo un giorno, mentre per i privati questa percentuale è dell'11,9% il che fa intendere che i dipendenti pubblici tendono ad imbrogliare.
Il pubblico impiego non è proprio il paradiso e di conseguenza non tutti sono santi, i lavativi ci sono (e forse ci sono dappertutto) ma qualsiasi ragazzino del liceo sa che se vuol evitare un compito in classe, per essere credibile deve cominciare ad assentarsi almeno uno o due giorni prima della data del compito, solo i dipendenti pubblici questo non lo sanno, evidentemente, oppure ritengono di potersi permettere la noncurante arroganza, senza sentire la necessità di dissimulare l'inganno.
Su questo si accettano scommesse, ma l'importante è avere assodato che i dipendenti pubblici siano fannulloni e furbetti:
  • "Caron non ti crucciare: così si vuol colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandar".

Tanto nel settore pubblico che in quello privato il numero di assenze per malattia è più elevato in alcune province del sud per lo più in Sicilia e Calabria, mentre le città virtuose sono Belluno, Bolzano, Vicenza ed Udine, le prime due brillano nel settore pubblico  e le altre in quello privato.
Molto rumore per nulla, ovvero un gran polverone era anche stato sollevato poco tempo fa dalla malattia del lunedì (in un caso su tre il certificato viene presentato il lunedì) senza tenere conto del fatto che ovviamente il certificato del lunedì intanto raccoglie tutte le malattie esordite durante il week end (tre giorni: sabato, domenica e lunedì) e fino a prova contraria 3/7>1/3 ma non a tutti piace la matematica, si sa...

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