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Perché i poliziotti torturano fino a uccidere? Perché nessuna legge adeguata lo impedisce! La lettera aperta della madre di Federico Aldovrandi, Patrizia Moretti. E la convenzione Onu (Unhcr) del 1987, ancora inapplicata in Italia

Creato il 17 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

L’inferno può spalancarsi sotto i piedi da un momento all’altro. C’è chi può diventare arbitro della vita e della morte, reso invincibile dall’assenza di una legge e una consuetudine disumana: le forze di polizia di fatto possono seviziare e uccidere senza che i responsabili paghino realmente per il crimine commesso. L’Onu dal 1987, tramite l’Unhcr (Agenzia per i rifugiati), ha approvato una convenzione con l’obiettivo di far approvare da ciascuno Stato una legge contro la tortura. L’omicidio in Italia è punito, la tortura ufficialmente non esiste. Solo i morti di tortura esistono, come esiste, granitica, feroce quanto silenziosa, l’incapacità del Parlamento di dar forza di diritto a uno dei princìpi più ovvi e civili che ci siano. Segue la lettera aperta di Patrizia Moretti, diffusa oggi dall’Unione Sindacale di Base di Cremona.

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L’omicidio di Federico Aldrovandi (da Wikipedia)

Cari amici,

i poliziotti condannati per aver picchiato e ucciso mio figlio 18enne Federico Aldrovandi non andranno in carcere e sono ancora in servizio.
C’è un solo modo per evitare ad altre madri quello che ho dovuto soffrire io: adottare in Italia una legge contro la tortura.

La morte di mio figlio non è un’eccezione: diversi abusi e omicidi commessi dalle forze dell’ordine rimangono impuniti. Ma finalmente possiamo fare qualcosa: alcuni parlamentari si sono uniti al mio appello disperato e hanno chiesto di adottare subito una legge contro la tortura che punirebbe i poliziotti che si macchiano di questi crimini. Per portare a casa il risultato però hanno bisogno di tutti noi.

Martedì era il compleanno di mio figlio e vorrei onorare la sua memoria con il vostro aiuto: insieme possiamo superare le vergognose resistenze ai vertici delle forze dell’ordine e battere gli oppositori che faranno di tutto per affossare la proposta. Ma dobbiamo farlo prima che il Parlamento vada in ferie! Vi chiedo di firmare la petizione per una legge forte che spazzi via l’impunità di stato in Italia e di dirlo a tutti – la consegnerò direttamente nelle mani del Ministro dell’Interno non appena avremo raggiunto le 100.000 firme:

http://www.avaaz.org/it/italy_against_torture_patrizia

Federico era già ammanettato quando i poliziotti lo hanno picchiato così forte da spaccare due manganelli e da mettere fine alla sua giovane vita. Dopo anni di vero e proprio calvario, la Corte di Cassazione li ha condannati per eccesso colposo a tre anni e mezzo, ma i poliziotti dovranno scontare solo 6 mesi senza farsi neanche un giorno di carcere a causa dell’indulto e incredibilmente sono ancora in servizio. L’impunità succede spesso in casi come questo, perché il governo non ha ancora adottato un reato preciso e quelli esistenti cadono spesso in prescrizione.

La perdita di mio figlio mi ha quasi distrutto, ma sono determinata a cambiare il sistema. I difensori dei diritti umani ritengono che una legge che adotti la Convenzione Onu contro la tortura, che l’Italia ha ratificato nel 1989 e che non ha mai rispettato, garantirebbe alle vittime italiane della tortura e della brutalità dello stato un corso veloce della giustizia e sanzioni appropriate, da accompagnare alla riforma per la riconoscibilità dei poliziotti. Ma ancora più importante, metterebbe fine una volta per tutte all’impunità che garantisce che oggi i poliziotti siano al di sopra della legge.

L’Italia non è il Sudan. Non c’è alcuna ragione per cui il nostro sistema giudiziario provi a mettere sotto silenzio reati commessi dalle forze dell’ordine come violenze, stupri e omicidi, dal massacro alla Diaz al G8 di Genova alle recenti uccisioni come quella di Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e Aldo Bianzino. Per favore UNITEVI a me e insieme costruiamo un appello assordante per una legge forte per fermare la tortura e per far espellere gli agenti responsabili di questi crimini odiosi dalle nostre forze dell’ordine – firma sotto e dillo a tutti i tuoi amici:

http://www.avaaz.org/it/italy_against_torture_patrizia

Nessuno potrà restituirmi mio figlio, e non ho potuto festeggiare il suo 25° compleanno con lui. Ma insieme possiamo ripristinare la giustizia e aiutare a prevenire la sofferenza che ho dovuto provare io per la perdita di un figlio portato via dallo stato ad altre madri e ad altre famiglie.

Con speranza e determinazione,

Patrizia Moretti, madre di Federico.

Più informazioni

L’appello perché ciò che è accaduto a Federico Aldrovandi non succeda mai più (Giustizia per Aldro)http://www.giustiziaperaldro.it/

Caso Aldrovandi, sentenza definitiva. Condannati i quattro poliziotti (La Repubblica)http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/06/21/news/aldrovandi_sentenza_cas sazione-37630821/

In Italia la tortura non è reato (Il Fatto quotidiano)http://www.radicali.it/rassegna-stampa/lettera-tortura-italia-non-reato

Incontrerò il Ministro Cancellieri ma non posso perdonare i poliziotti (dal blog dei genitori di Federico Aldrovandi)http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2012/07/07/per dono/

Uno dei poliziotti condannati insulta su Facebook la mamma di Federico Aldrovandi (Corriere della Sera)http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_25/aldrovandi-querela-insulti-face book-poliziotti_64562480-bebd-11e1-8494-460da67b523f.shtml

Morire di carcere: dossier 2000-2011 (Ristretti Orizzonti)http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/index.htm

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