Secondo uno studio condotto in Olanda presso il Maastricht University Medical Center e pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, i condizionatori che utilizziamo in casa o in ufficio sarebbero tutti maschilisti. O meglio, sono le case di produzione che realizzano i sistemi dell’aria condizionata ad avere un occhio di riguardo nei confronti degli uomini e non per le donne.
Perchè diciamo questo? A quanti di voi è capitato di lavorare in un uffico con l’aria condizionata accesa e di ascoltare le lamentele di una collega che non “sopporta” il freddo della stanza? E’ ovvio che i livelli di caldo o freddo percepiti da un individuo sono del tutto soggettivi ma, secondo quanto confermato dalla ricerca olandese, le temperature dell’aria condizionata sono tarate sul metabolismo maschile e non su quello femminile. I parametri di fresco che impostiamo, quindi, si adattano maggiormente alla percezione dell’uomo che rileva nell’ambiente circostante una temperatura ideale a differenza di quella, molto più gelida, avvertita da una donna. E così, uno strumento che dovrebbe servire a migliorare la nostra produzione sul lavoro o comunque a rendere l’ufficio o la casa un ambiente maggiormente confortevole quando fuori le elevate temperature iniziano a diventare insopportabili, si tramuta in un agio per gli uomini ma anche in una sofferenza per le donne.
- Ricerca di: Maastricht University Medical Center
- Pubblicata su: Nature Climate Change
- Conclusione: Le temperature dei condizionatori sono tarate sul metabolismo maschile