La punta dell’iceberg della sporca politica bancaria. Perché non avevamo letto prima il report mensile dell’ABI? Vi si narra che ad ottobre 2011 il sistema bancario ha prestato ai clienti il 4,9% in più rispetto all’anno prima. La raccolta, ancorché di meno, tuttavia cresce del 2,8%. Ma quello che impressiona di più, a fronte di un mercato della raccolta e dei prestiti che, malgrado le balle diffuse a piene mani, comunque cresce e non cala (e con tassi ben superiori ad altre industrie o al PIL nazionale!), è l’andamento del costo del danaro.
Il costo medio della raccolta è stato dell’1,9% (+0,46) mentre il tasso medio dei prestiti alla clientela è arrivato al 4,18%, più 0,57. Più del doppio! Allora chiediamoci: quale settore industriale consente all’impresa di rivendere le proprie merci con un ricarico del 100% abbondante? Non siamo scandalizzati del profitto, siano solo allibiti dal piagnisteo bancario. Godete allegri e non massacrateci i cabbasisi. Da Dagospia.
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