Perchè l’Italia può essere un ottimo mercato per lanciare una startup

Da Eartgaia88 @earthgaia88

Spesso si parla dell’Italia come un Paese inadatto all’innovazione, in cui è difficile mettersi in gioco e creare una nuova impresa. Ci sono però anche dei buoni motivi per pensare all’Italia come una piattaforma di lancio, nonostante tutte le sue insidie burocratiche ed economiche.

Alta penetrazione degli smartphone

Il mercato Italiano offre la possibilità di raccogliere dati di testing paragonabili ad altri mercati maggiori, come Stati Uniti e Inghilterrra.
La popolazione italiana è circa un quinto di quella americana, ma i trend di adozione e penetrazione tecnologica sono simili. Entrambi hanno un’alta penetrazione di smartphone e tablet con connettività 3G e 4G, così come una diffusa disponibiltà di accessi Wi-Fi.
I dati raccolti da Google nell’ambito del progetto Our Mobile Planet indicano che in Italia la penetrazione degli smartphone è intorno al 41% contro il 56% degli Stati Uniti, dove la crescita del numero di dispositivi da un anno all’altro è stata del 27%, mentre in Italia di oltre il 46%.

Source: Our Mobile Planet -Google

Disponibilità di talenti

La crisi economica attuale può essere un vantaggio per le nuove imprese: i talenti che non riescono a valorizzare le proprie competenze e ad affermare la propria ambizione sul mercato sono le persone più adatte a lavorare ad una nuova sfida imprenditoriale, in cui possono sentirsi parte fondamentale di un nuovo progetto.

Storia e cultura innovativa

Non dimentichiamoci che l’Italia ha saputo costruire grandi aziende sulle sue grandi eccellenze – le famose “tre effe”, food, fashion e forniture-  che continuano tutt’oggi a esportare i loro prodotti in tutto il mondo. Inoltre nonostante le ultime politiche relative all’istruzione, l’Italia continua a vantare poli scientifici e universitari d’eccellenza da cui nascono il 18% delle nuove startup attualmente registrate.

Perchè l’italia NON è un ottimo mercato

Il nostro sistema burocratico così gravoso e complicato, spinge spesso coloro che hanno voglia di fare impresa a cercare all’estero terreni più fertili per lanciare la propria startup.

Liquidità e disponibilità dei capitali: spesso ci si lamenta del fatto che in Italia non ci siano abbastanza finanziamenti rivolti alle startup. Il punto sta invece nel fatto che i capitali sono attratti da quei Paesi che riescono a creare l’effervescenza innovativa giusta, rimuovendo gli ostacoli burocratici e diffondendo la cultura dell’innovazione fin dalla formazione scolastica e universitaria.
Esempi virtuosi in questo senso esistono in tutto il mondo, basti pensare al Cile che con il programma “Startup Cile” ha creato un nuovo hub innovativo richiamando talenti e capitali di tutto il mondo oppure a Berlino che si è imposta ormai come capitale europea delle startup puntando sulla promozione delle multiculturalità e dei costi di vita accessibili.

La speranza è quindi che l’Italia possa promuovere i propri punti di forza e rimuovere gli ostacoli che spesso allontanano innovatori e capitali.

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