Allo stesso modo, nel mondo intero potete notare che la religiosità è direttamente proporzionale all’immoralità. Le dittature islamiche rivaleggiano con l’immoralità del Vaticano, calpestandoi diritti umani in ogni modo possibile. Avendo il potere temporale, possono attuare l’immoralità istituzionalizzando i crimini, cosicché inpaesi come l’Iran, l’Afghanistan o lo Yemen potete in tutta legalità violentare una bambina o ammazzare una persona a sassate. L’immoralità è particolarmente diffusa presso religioni rivelate, perché il fatto di considerarsi depositari di una verità inconfutabile fa perdere agli uomini il senso della coscienza, portandoli a ritenere che la “loro” verità prevalga sulla morale.
A questo mi chiederete: ma che cos’è la morale? E se non scaturisce dalla religione, da dove viene?
Gli uomini sono buoni perché la bontà è necessaria per la conservazione della specie (e per estensione alle altri specie e all’ambiente, perché tutte le conservazioni sono interdipendenti). Sono buoni per natura, non malvagi come sostiene qualcuno. La selezione naturale ha privilegiato nel nostro corredo il gene “egoista”, ovvero quello contenente l’insieme dei comportamenti che ci permettono di sopravvivere. Spesso questo gene si manifesta con comportamenti di tipo altruista, altrettanto necessari alla conservazione della specie, per esempio quello dei genitori nei confronti dei figli. Accade anche in molte specie animali.Così la morale è data dall’insieme di questi comportamenti naturalisticamente “corretti” che possono essere codificati in principi e in leggi. Le religioni (che possono essere considerate un sottoprodotto dell’evoluzione, probabilmente derivate dal gene dell’obbedienza cieca che si richiede ai bambini non ancora in grado di ragionare), con il loro corredo di assiomi, dogmi e verità rivelate falsano la percezione della morale in termini razionali, facendo credere ai loro adepti di possederne una superiore che autorizza comportamenti contrari all’etica naturale. Ecco perché, in certe circostanze, possono trasformare una persona pacifica in violenta o una persona onesta in ipocrita, legalizzandocalcoli immorali o impulsi perversi che altrimenti sarebbero tenuti a freno dall’innato senso morale di ogni essere umano.
Dragor