Perchè la Santanchè si offese con Silvio e si candidò con la destra contro di lui. I retroscena, del bacio di Giuda,le vuole magre e senza tacchi.

Creato il 16 settembre 2011 da Slasch16

L’agente Betulla arrivò tutto trafelato alla sede del giornale, si infilò nell’ufficio di Sallusti, con la Daniela e con aria ferale disse: abbiamo un problema.
I due rappresentanti dell’orrido sentirono un brivido, gelido, alla schiena.
Cos’è successo, hanno intercettato delle telefonate del pedofilo viagrarrappato?
Questo è niente, rispose Betulla, il fatto è che ha detto a Giampi che le vuole magre e senza tacchi.
La Santanchè diede fuori di testa, dovettero trattenerla in due per impedirle di telefonare al maiale ingrato, pare le fosse sfuggito: brutto stronzo di un puttaniere, dopo tutto quello che ho fatto per lui. Pensate alla figura di merda che mi ha fatto fare dopo che ho detto che mi vorrebbe a letto ed io mi sono rifiutata.
Ho fatto le labbra come due gommoni, gli ho mostrato in tutti i modi la gola profonda che nemmeno la Lovelace se la sogna, ho mostrato le tette in parlamento, accavallo le gambe a Ballarò come nessuna, metto i tacchi da 15 e sto stronzo le vuole magre e senza tacchi.
Aveva ragione Veronica, questo è malato, uno che non sa apprezzare le mie qualità di stile, educazione, fedeltà alla causa, predisposizione innata a tutti i servizi, con uno stomaco che le sue puttanelle da strapazzo nemmeno se lo sognano.
Ditemi voi quale donna sarebbe disponibile ad andare con uno come Sallusti.
Alessandro ci rimase un po’ male ma capì che il momento era grave e fece finta di niente, quando si perde la testa si dicono delle cazzate che, alle volte, nemmeno si pensano basti ricordare quelle che dice a Ballarò o ad Annozero.
Ad ogni modo non riuscirono a farle sbollire l’ira, era talmente incazzata che per calmarla, farla tacere, le dovettero infilare in bocca una scrivania.
Non c’è stato nulla da fare, anni di sacrifici e di leccaggio estremo buttati via per uno stronzo che le vuole magre e senza tacchi, ma dico, disse una Daniela incontenibile, ma ha visto le mie tette?
Ma il dado era tratto, la rottura insanabile, Betulla aveva portato una informazione che destabilizzava tutta la situazione e fu così che Daniela mandò affanculo il predellino, i tacchi del puttaniere, c’era pure da aggiungere che Fini le metteva i bastoni tra le chiappe e non voleva che avesse incarichi particolari nel partito.
Basta, il vaso era colmo e la decisione irrevocabile, sarebbe andata con la destra di Storace ed avrebbe fatto la primadonna.
Era cosciente che nella destra apprezzavano molto il suo culo, contrariamente a quello della Merkel, e fu così che si buttò tra le braccia di Storace. Lui sì che sa apprezzare le vere femmine che fanno il saluto fascista.
E nacque l’amore, fu candidata premier per la destra contro quel puttaniere di Berlusconi e passò qualche mese a sparlare di lui, anche con gli amici come Briatore, i più stretti.
Pur essendo abituata alle trombate fu la trombatura alle elezioni che, ancora una volta, sparigliò le carte e rinacque l’amore con il puttaniere.
Ottenne un posto da sottosegretaria prendendo due piccioni con una fava, ritornava in prima linea in televisione e Sallusti non avrebbe più dovuto fare l’equilibrista tra il padrone e la morosa incazzosa.
Sotto o sopra per la Daniela fa lo stesso, sappiamo che ha delle qualità che certe stronzette senza tacchi e senza tette se le sognano ma, ad essere sinceri, sottosegretaria non è il massimo per lei, è più una cosa da Mara, ma ha fatto buon viso a cattivo gioco.
Infatti è tornata sulla cresta dell’onda, in tutto il suo splendore, stile ed educazione.
Una vera femmina.
C



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