Mezzo di grande visibilità
Quindi il cervello del pilota, quando si affaccia per vedere non pensa “vediamo se viene nessuno” perchè sarebbe un'immagine di “apertura” che prevede troppe variabili, il cervello si chiede “c'è per caso questo” e “questo” si riferisce ad una sagoma che, per probabilità di frequenza, lui ritiene possa venirgli incontro. Quindi il cervello parte alla ricerca di una silhouette specifica, quella di un'auto, quella di un camion, difficile che si ponga il problema della moto. Quindi dobbiamo “saltargli violentemente nel campo visivo”. Nel menù dei mezzi che lui pensa di trovare noi non ci siamo, siamo il piatto del giorno, il fuori menù, se non ci presenta il cameriere non veniamo considerati. A questo, ahimè, bisogna aggiungere le volte che siamo nascosti da un montante del parabrezza o altro, quando ci sono limiti di visibilità oggettivi. Consigli? Siate vistosi, siate rumorosi, state nel mezzo della vostra corsia, pensate sempre che se non avete il sole in faccia forse ce l'ha chi vi sta guardando prima di attraversare... Arriviamo in fondo. Sapere perchè le auto tendono a ignorare le moto forse non è di grande aiuto, forse è più una spiegazione della frase che troppe volte si sente “Non l'ho proprio visto arrivare”. Però può comunque far riflettere e può porre l'attenzione su come dobbiamo comportarci in moto, quando incrociamo altri utenti della strada.
Un piccolo test a dimostrazione..per chi non famigliarizza con l'inglese, l'esercizio è: contate i passaggi che fanno i ragazzi della squadra bianca
Questo semplice test vienme utilizzato in una campagna per la prevenzione degli incidenti che vedono cinvolte le biciclette. Il principio è "se sei concentrato a cercare una cosa (squadra bianca) allora non vedrai altro". Quindi se il tuo cervello cerca "auto o camion" non vedrà "moto o bici"