Perché NO/2

La battaglia che Alessandro Sallusti sta combattendo è condivisibile in un solo verso ovvero contro una legislazione ingiusta e vendicativa, di derivazione fascista, che va a colpire la libertà di stampa. Quindi è giusto il senso generale della protesta. Purtroppo non ritengo condivisibile la levata di scudi a favore di un uomo che dovrebbe essere né più e né meno disprezzato da chi ha a cuore il mestiere di giornalista e la missione che porta con sé. Alessandro Sallusti è fautore e padre del peggior giornalismo di questi anni, quello che ha sacrificato la verità dei fatti, nonché la grammatica, ad un servilismo ben remunerato, truce e schizofrenico. Insomma un giornalismo sicario che mortificasse chiunque si ritrovasse consapevolmente o meno sui binari di Silvio Berlusconi e del suo tentacolare conflitto di interessi. Non ultimi a farne le spese quei genitori definiti "aguzzini" della loro figlia e il giudice che consentì l'aborto della medesima soavemente descritto come "assassino". Amenità che il Sallusti fu ben felice di ospitare sulle pagine del quotidiano da lui diretto, scritte per di più da un giornalista radiato e divenuto senatore (quindi direttamente responsabile della legislazione nazionale).Ribadisco che quei giornalisti che hanno davvero a cuore il lavoro che fanno, dovrebbe sì protestare contro una legge sbagliata ma allo stesso tempo chiedere la sospensione di Sallusti e cullare in seno il sogno che prima o poi non abbia più modo di scrivere e dirigere giornali. In modo che si plachi la deriva del giornalismo italiano.