Perché non riesco a scrivere 10 cartelle al giorno?
Creato il 22 gennaio 2013 da Nicola Nicodemo
Scrivere. Sì, ma quanto? Quante cartelle bisogna scrivere ogni giorno, prima che si possa essere definiti scrittori? Stephen King si imponeva di scrivere 50 cartelle al giorno. È una notizia appresa su internet, quindi magari esagerano (ndr). Ma tu ora ti starai chiedendo: "Perché non riesco a scrivere 10 cartelle al giorno?"
Innanzitutto, si dice cartella l'unità di misura utilizzata in campo editoriale per indicare la lunghezza di un dattiloscritto. E vale all'incirca 1800/2000 battute.
Quindi non è detto che una cartella equivalga a una pagina. Per assurdo, non sarebbe impossibile scrivere cinquanta pagine al giorno, se si imposta un font Times New Roman 20. Ma in cartelle...
Pensa alla qualità piuttosto che alla quantità.
Chi ha detto che devi scrivere 10 cartelle al giorno? La bravura di uno scrittore o di un aspirante tale non si calcola sul numero di cartelle che scrive al giorno, ma su altri fattori, di cui avremo modo di parlare: immaginazione, creatività, fluidità dello stile, capacità di intrattenere il lettore... non ho mai sentito che uno per essere bravo debba scrivere 10 cartelle al giorno.
Anche perché, se non hai idee, cosa scrivi?
Quando ti siedi al computer, la prima cosa che devi chiederti non è "Quante pagine scriverò oggi?" ma "So cosa scriverò oggi?". L'idea è alla base di tutto. Scrivere vuol dire avere una storia da trasformare in parole. Senza la storia non ci sono neanche le parole. Parti da questo presupposto, e prima di cominciare a scrivere, metti in moto la tua creatività. Se l'idea funziona e hai qualcosa di cui parlare, ti accorgerai che 10 cartelle non sono poi tante.
Scrivi e non arrenderti alla demotivazione.
Lo abbiamo già ripetuto spesso, la demotivazione è l'acerrima nemica dello scrittore. A volte ti capiterà di restare lì a fissare il monitor del pc, una pagina bianca riempita per metà, e penserai "Per oggi basta, continuo domani". È la cosa più sbagliata da fare. Ma è anche naturale: credi di essere stanco, che hai fatto già abbastanza, che più di così non si può. E invece no.
Quali sono i motivi che ti portano ad abbandonare tutto? Possono essere diversi:
- la storia non ti soddisfa. Se la tua storia non ti piace o non sai che scrivere, molto probabilmente non riuscirai ad andare avanti. Ti conviene fermarti e aspettare la giusta ispirazione o cambiare storia.
- non sei rilassato. Se hai altri tipi di problemi che necessitano di tutta la tua attenzione o ti distolgono dalla scrittura, cerca prima di risolverli. E poi, quando sarai libero da ogni pensiero, potrai tornare al lavoro.
- non hai le giuste competenze. Se scrivi di cose che non conosci o sulle quali non ti sei informato abbastanza, ti capiterà di bloccarti e non sapere come andare avanti. È naturale, non sai cosa scrivere. Allora raccogli tutte le informazioni necessarie prima di cominciare e abbi una visione completa della storia, dei luoghi e dei personaggi.
Non improvvisare, parti preparato!
Questo è l'ultimo - e forse il più importante - dei consigli. Quando cominci a scrivere, non partire impreparato. L'improvvisazione può andar bene per scritti brevi, in cui istinto e sensazioni hanno la meglio sugli schemi razionali. Ma quando scrivi una storia lunga e complessa, non improvvisare. Studia bene le scene, le relazioni tra i personaggi, i luoghi. Fai una bozza approssimativa della trama che vorrai seguire, in modo da non perderti e da avere sempre un punto di riferimento: saprai sempre da dove ripartire e come continuare.
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