La risposta è semplice. Non ci sono limiti di età. Non ci sono limiti di canali, mezzi e device. Una volta erano lettere, dopo sms, poi mail, adesso le chat di Whatsapp. Inesorabili si diffondono con dinamiche che affascinerebbero il più esperto degli epidemiologi: sono le catene di Sant’Antonio.
Se ricevi questo messaggio anche il tuo telefono è a rischio infezione:
“So che sei un giocherellone, quindi facciamo un gioco!! Se giochi e perdi, si sportivo e fai come ti è stato detto. Se la tua risposta è sbagliata, cambierai la tua foto del profilo di WhatsApp in Mr Bean per 24 ore.
Pronto?
Allora, stai dormendo. Alle 7 di mattina senti il campanello…ospiti inaspettati. I tuoi amici sono venuti per colazione. Hai fragole, miele, nutella e formaggio. Cosa apri prima? Rispondi a me!!”.
Beh… a me è toccato mettere la foto di Mr.Bean per un giorno. Ma a tutti noi chissà ancora per quante settimane capiterà di scorrere i messaggi su Whatsapp driblando l’astuta faccia di Rowan Atkinson che compaiono al posto di quelle dei nostri geniali amici.