Perchè Twilight ha ucciso la figura classica del vampiro?

Creato il 11 novembre 2014 da Sommobuta @sommobuta
Ieri sera io e Deborah abbiamo visto Dracula Untold.
E che ve lo dico a fare?
Film trashone che più trashone non si può. Ma era esattamente quello che ci aspettavamo che fosse, e alla fine quell’ora e mezza di divertimento spicciolo il film ce l’ha regalato. Sì, si tratta della classica pellicola (occhio, che sto per usare la locuzione tanto odiata) “da vedere a cervello spento”.
E va bene così.
La cosa che ci ha piacevolmente sorpreso è stato il constatare che almeno per questo truzzissimo Dracula Untold gli autori hanno scelto di mostrare il vampiro nella sua accezione più classica.
E di questi tempi non è una cosa da poco.
Quando si parla di vampiri ormai bisogna fare i conti con quella terribile figura sbrilluccicosa dalla Mayer.
E in questo senso, Twilight ha fatto solamente del male alla cultura del fantastico.
Non trovate?

Intendiamoci: i libri del faccia di Cullen non sono nemmeno tanto brutti (o quantomeno sono meno brutti di quanto la gente pensi che siano). Sono harmony mascherati da fantasy, adatti per un pubblico di ragazzine. E per quel target sono libri perfettissimi.
Il guaio è che ormai, quando si parla di vampiri, il termine di paragone non è più Dracula, capostipite del genere, bensì Edward Cullen.
Anche nelle discussioni più semplici non si parla più della figura del succhiasangue come di un qualcosa di terribile e leggendario, bensì come di un personaggio dolce e romantico, lovvissimo e bellixximo che fa sciogliere il cuore in un brodo di giuggiole.
E la cosa è un tantinello inquietante.
Per il motivo sbagliato*.

Rimaniamo sopresi e siamo contenti se una pellicola come Dracula Untold ci presenta il vampiro “classico” (quindi normale), e non la sua controparte Cullosa.
Insomma: il livellamento verso il basso continua la sua folle corsa. E se pensavamo di essere arrivati sul fondo del barile, facendo beceri paragoni già di per sé inconcepibili, sono anni che stiamo raschiando. Questo perché la figura del vampiro, il "Dracula" tanto per intenderci, sta scomparendo.
Anche questo Untold deve fare i conti con faccia da Cullen, perchè anche lui è bellixximo e dannatixximo e fa quello che fa per ammore. E gira e rigira ci ritroviamo sempre a fare quel commento: “Meno male che però non sbrilluccica, e i vampiri di Untold non sono come i vampiri di Twilight.
Ma come si è arrivati a questo punto? Com’è stato possibile che una serie di libri tutto sommato dimenticabili siano riusciti ad attecchire così tanto l’immaginario collettivo e intaccare la figura “classica” del vampiro?

Non so dare una risposta: marketing, globalizzazione, mitizzazione, voglia di qualcosa di nuovo e diverso.
Forse.
Fatto sta che io personalmente sono sempre stato attratto dal Dracula classico. Sono cresciuto nel mito del Principe delle Tenebre, il romanzo di Bram Stoker è uno dei miei preferiti**, e tutta la mia infanzia è stata segnata dalla figura del vampiro così come il vecchio ubriacone irlandese l’aveva tracciata.
Nei film, telefilm e cartoni animati che mi hanno cresciuto e pasciuto il vampiro era tratteggiato sulla base di Dracula. Da piccolo a carnevale mi vestivo da Dracula, e quando chiedevo a mia mamma di raccontarmi qualche storia dell’orrore, lei mi raccontava sempre di Dracula che si scontrava con Van Helsing, e alla fine Van Helsing tirava le tende e lo inceneriva.
Sì, esattto: mi raccontava di uno dei tanti film con Christopher Lee che lei aveva visto da giovane.

Persino nonno Vlad della serie tv “I mostri” (The Munsters), per quanto simpatico e bonario fosse, era pur sempre un mostro succhiasangue, così com’era un vampiro classico il leggendario cartoon (tratto da una serie di libri molto popolari) “Little Dracula”.
L’unica eccezione?
Il conte Dacula.
Ma là la colpa non era di Dacula, bensì dei suoi servitori, che avevano utilizzato gli ingredienti sbagliati per svegliare il loro padrone. Al posto del sangue avevano usato della passata di pomodoro, e invece di avere un succhiasangue si erano ritrovati il primo vegano della storia della TV.

Ecco, forse una risposta alle domande di cui sopra l’ho data inavvertitamente. Sono davvero cambiati i tempi. E i faccia da Cullen hanno preso il posto nei cuori e nella testa di bambini e ragazzini di mezzo mondo allo stesso modo in cui Dracula e derivati stregarono la mia testa e il mio cuore.
Il guaio è che spesso, chi idolatra i faccia da Cullen non ha la più pallida idea di chi siano Dracula e soci. E pensano che i vampiri "veri" siano solamente quelli sbrillucicosi.
Piuttosto triste, vero?
--------
*E qui parte la prima bordata: per quanto adori il film di Coppola, non gli perdonerò mai il fatto di avere a conti fatti trasformato Dracula in un film d'amore e il vampiro in un dongiovanni.
**Ho ancora nel naso il tanfo che investe i cacciatori di vampiri quando penetrano nella tenuta di Carfax. Mentre leggevo quelle righe mi si rivoltò lo stomaco e sentì proprio la zaffata penetrare nelle narici.
La forza della (buona) letteratura...

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :