Percorsi. Tutte le mostre fotografiche in corso a Londra

Creato il 29 novembre 2012 da Nebbiadilondra @nebbiadilondra
Nonostante il clima economico incerto, il dibattito sull’eurozona e i bisticci della classe politica abbiano gettato un alone di cupa austerità sulla Gran Bretagna, la stagione artistica di Londra parte alla grande. Protagonista la fotografia in tutte le sue forme, con alcuni tra i più grandi musei e gallerie che ospitano importanti retrospettive e rassegne dedicate a questo mezzo.

William Klein, Candy Store, New York, 1955 © William Klein


Da quando fu inventata, poco meno di due secoli fa, la fotografia non ha mai smesso di far discutere. È arte o è solo uno strumento con cui documentare la realtà? La risposta della National Gallery a questo eterno dilemma è Seduced by Art: Photography Past and Present, la prima mostra ospitata nella storica galleria britannica che offre un esame approfondito del dialogo che da sempre è esistito (e continua ad esistere) tra l’arte e la fotografia d’arte. E se fotografi vittoriani come Julia Margaret Cameron e Roger Fenton imitavano la pittura quando, agli albori, esploravano le possibilità artistiche di questo nuovo mezzo, artisti contemporanei come Thomas Struth e Tacita Dean non sono da meno nel creare fotografie persino più “artistiche” dei dipinti a cui sono ispirate. Basta guardare il magnifico vaso di fiori di Ori Gersht, che si rifà all’opera di Henri Fantin-Latour: a differenza del francese, Gersht accelera la scomparsa di questa natura morta congelando la composizione floreale prima di farla esplodere, creando così qualcosa allo stesso tempo di bello e terribile.
Se invece preferite il fotogiornalismo d’azione, quello che coglie “il momento decisivo” e racconta i grandi eventi del mondo con immediatezza e oggettività, allora non perdetevi Everything Was MovingPhotography from the 60s and 70s  al Barbican, una straordinaria rassegna che esplora due decadi – gli anni Sessanta e Settanta – che hanno visto la società cambiare in modo drammatico. Sono gli anni di Woodstock, dell’Apartheid, delle marce per i diritti civili in America, della rivoluzione culturale in Cina, del Vietnam e del ‘68. È la storia nel suo farsi, raccontata da dodici fotografi che hanno vissuto dall’interno le rivoluzioni politiche e socio-culturali di quegli anni tumultuosi. E accanto a leggende come David Goldblatt, William EgglestonBruce Davidson, ce ne sono altri meno conosciuti ma non meno significativi, come il sudafricano Ernest Cole i cui documenti fotografici delle condizioni di vita dei neri (lui stesso era di colore) durante gli anni dell’Apartheid costituiscono uno dei documenti più potenti dell’intera mostra.

Ori Gersht Blow-Up: Untitled 5, 2007

 
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