Percorso circolare / Note di Estetica (2)

Creato il 30 aprile 2013 da Marianna06

 

La realtà  molto spesso è come una porta aperta attraverso la quale è possibile esplorare percorsi inediti come possono essere  le fantasie che noi stessi ci costruiamo, grazie a sedimenti culturali del nostro inconscio e, soprattutto, a una fervida immaginazione, che è tipica dell’intelligenza creativa.

Il paesaggio proposto dall’opera pittorica di Mina Mevoli ci comunica immediatamente , e con un garbo tutto femminile nella scelta appunto dei colori caldi, sfumati, quasi onirici, due “forti” emozioni, cui chi osserva  non  si può sottrarre.

Ricerca di pace, che parte dall’osservazione delle bellezze naturali di un contesto dato, unitamente ad un’ evasione costruttiva, cercata con “forza”, attraverso la forma più complessa delle arti esistenti quale è, appunto, la musica.

Non pensiate a sdolcinature da  fanciulla romantica. Niente di tutto questo è Mina.

Corretta lettura è, semmai, un” francescanesimo” schivo come soltanto può essere vissuto ai nostri giorni da chi deve misurarsi con la inevitabile frenetica quotidianità del mondo, che ci piaccia o no, (positivo e negativo congiunti), e che non fa sconti a nessuno.

E Mina è riuscita perfettamente nell’intento.

Prima a decostruire per poi  ricostruire e proporre così il suo sogno  ricorrente, che la passione musicale accompagna e coccola nei momenti di creativa intimità.

Ricerca di sé certo ma anche prospettiva etica, estetica e antropologica.

Percorso circolare con influenze, io  azzarderei, anche  del noto Folon.

   di Marianna Micheluzzi

L'immagine in alto a corredo del testo è l'opera pittorica "Musica"   di Mina Mevoli  


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