Perdindirindina!

Da Wising
E' la settimana dell zecchino d'oro.
Cigolino riesce a stare anche quindici minuti di fila (un record!) a sorridere ai bambini dentro lo schermo e a fare musica con il suo sonaglino che shackera a tempo (beh, insomma, quasi) manco fosse un cembalo. E' uno spasso.
Finito il tempo di starsene in giro fino a tardo pomeriggio, fa freddo e appena giù il sole sale la nebbia.
Ieri sera uno scooterista deficiente, partendo con il parabrezza appannato, ha urtato il passeggino di Cigolino.
Niente di che, lui andava pianissimo, io sono stata pronta a spostarlo, ma sono stati secondi un cui mi sono spaventata a morte. In un attimo gli stavo urlando in faccia, mentre lui boffonchiava scuse e non vi ho proprio visto.
Passato lo spavento, mentre tornavo verso casa, mi è venuto da ridere: un po' per la reazione da mammachioccia (e vabbè ci stava tutta) e un po' per quello che ho detto al motociclista.
L'ho chiamato deficiente, razza di cretino e rimbambito. Potevo intercalare con un ohibò e perdindirindina e neppure mia nonna sarebbe riuscita ad essere più educata di così, visto il frangente.
La mamma si arrabbia così - dicevo a Cigolino - questa cosa ti farà ridere da grande, lo so già.
Fa freddo sì e, scooteristi ciechi a parte, stare fuori non è più piacevole. Cigolino torna a casa con mani ghiacciolo. Ci vogliono i guanti. Li odierà, come odia le scarpe (che scalcia fino a sfilarle) e la giacca pesante che lo imbalsama nel passeggino senza più possibilità di movimento.
Mi odia quando lo vesto per uscire, lo vedo, lo so.
D'altra parte escludo categoricamente di tenerlo in casa fino ad aprile.