Perdite e rimedi

Da Carlas73

L’inizio della scuola materna ci sembrava potesse diventare un inferno per il nostro nano: figuriamoci, classi miste con bambini ormai quasi completamente autonomi in bagno, ci sembrava un’esperienza troppo al di sopra delle sue possibilità. Il pensiero che già alla fine dell’asilo gli dicevano pubblicamente che se la faceva addosso, ci rendeva nervosi ed in ansia per quello che i famosi bambini “cattivi” gli avrebbero potuto dire quando avessero scoperto il suo lato debole e l’avrebbero preso in giro perché non riusciva a trattenersi (poi perché ci diciamo sempre che i bambini “di oggi” sono cattivi, devo ancora ragionarci su). Visti i presupposti macabri ed il fatto che, comunque, ci potessero essere delle perdite, non solo di feci ma semplicemente di “acqua” che bagnano e lasciano il segno su mutande e pantaloni, ci ha fatto ingegnare a cercare delle soluzioni, che almeno rendessero meno evidente il problema. Ovviamente, ho dovuto far fare tutto ad una “sarta”, poiché l’arte del cucito non mi è mai appartenuta. Ed ecco a voi la nostra personalissima e, sicuramente, migliorabile soluzione. Dopo un anno, posso dire che ancora ne andiamo orgogliosi e felici di essere noi e lui più tranquilli.

Preso un telo di spugna bianca, abbiamo fatto cucire insieme due pezzi sulla forma del di dietro di una mutandina, in modo da rendere il tutto più assorbente, senza infagottare troppo nei pantaloni. Per poterla “applicare” alle mutande, abbiamo cucito quattro bottoncini automatici.

Anche sulle mutande abbiamo, poi, applicato i bottoni automatici, con la loro parte “piatta”, in modo da non infastidire anche nel caso in cui la mutanda venga indossata senza spugnetta.

Abbiamo preferito impostare la forma delle spugnette su una superficie che coincidesse solo in parte con il di dietro delle mutande, e parzialmente anche con la parte anteriore, in modo da rendere il tutto il più gestibile possibile e meno visibile.


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