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“Perduti tra le pagine” di Margherita Oggero – recensione di Rebecca Mais

Creato il 03 giugno 2013 da Alessiamocci

“E poi lui i libri vuole sceglierseli da solo: guardare le copertine e le illustrazioni, girare le pagine e sentire se hanno un odore che gli piace oppure no. Ieri sera ha aperto apposta il salvadanaio così stamattina può comprarsene due o tre perché i soldi sono suoi e può farne quello che vuole.”

“Perduti tra le pagine” di Margherita Oggero – recensione di Rebecca MaisLeone è un bambino di sei anni ed è stato portato al Salone del libro di Torino dalla baby sitter Codrina che a tutti i costi intende incontrare Mircea Cartarescu, il suo scrittore preferito. Ma anziché portare il bambino con sé all’incontro ha deciso di lasciarlo nello stand di un’amica che si è però distratta senza rendersi conto che Leone si è allontanato da lì. È andato alla ricerca di qualcosa di più interessante e di qualche bel libro da leggere.

Perché lui è già in grado di leggere, nonostante non abbia ancora iniziato la scuola elementare. E ha anche preso dei soldi dal suo salvadanaio per comprarsi qualche libro. Durante la sua ricerca incontra Minuccio, un bambino che si trova lì con i compagni e le maestre della scuola materna ma ha anche lui voglia di nuove avventure ed ecco che, incontrato Leone per caso, decide di seguirlo.

Insieme vivranno una bellissima avventura all’insegna dei libri mentre tutti gli altri inizialmente ignorano la scomparsa dei due e in un secondo momento si adoperano in ogni modo per cercarli.

Perduti tra le pagine” (Mondadori, 2013) è una tenera favola di Margherita Oggero la quale in poche pagine è capace di intenerire il lettore e al tempo stesso di farlo riflettere su importanti questioni come le violenze domestiche e le difficoltà del matrimonio.

“Perduti tra le pagine” di Margherita Oggero – recensione di Rebecca MaisPerché se da una parte abbiamo due bambini innocenti ed ancora ingenui, dall’altra vi sono le vite dei genitori che si svolgono più o meno regolarmente , tra i soprusi di uno dei genitori, che per altro minimizza la gravità delle sue azioni, nei confronti della moglie e i tradimenti di un altro e la consapevolezza della rispettiva moglie che tuttavia sorvola i comportamenti del marito per timore di perderlo.

È perciò netto ed palese il contrasto tra i due mondi, la purezza dei piccoli da una parte e la malizia degli adulti dall’altra.

Inoltre tutti in questo libro fuggono da qualcosa: i piccoli scappano dalla noia imposta loro dagli adulti, mentre gli adulti dalla quotidianità con i suoi mille problemi e dalle numerose paure. Ed un aspetto positivo sta certamente nel fatto che alla conclusione del testo in qualche modo ciascun personaggio pare giungere alla risoluzione delle proprie difficoltà.

“Perduti tra le pagine” è un viaggio tra i libri e tra le memorie della nostra infanzia. Classici e novità letterarie si alternano tra le pagine di questa narrazione dedicata certamente ai bambini ma rivolta ad un pubblico adulto che abbia però conservato nel suo cuore almeno un pizzico di quell’innocenza forse non ancora del tutto perduta.

 

Written by Rebecca Mais

 


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