Direi che è stato un BIG BANG! Oggi il rumore del big bang l'ho sentito pure io...
Continua il mio racconto "La viaggiatrice virtuale". La vita di Linda non è proprio così monotona come sembra...
continua dal post precedente
LA VIAGGIATRICE VIRTUALE
Approfittò del tempo libero per sistemare la libreria. Associava ogni libro ad un momento particolare. Ora sfogliava Silone e ripensava a Mario. A diciannove anni certo non hai bisogno di leggere ma hai voglia di sperimentare e ti butti seguendo il tuo ideale. Che poi l'ideale di Linda era un uomo di trent'anni alto e biondo, con una moto da sballo e una passione per i Led Zeppelin. Nel suo zainetto trovavi un libro di Silone, una foto da bambino insieme ai compagni della classe al tempo della scuola elementare, un pezzo di zappa, simbolo del lavoro che non avrebbe mai fatto, e una borraccetta d'alluminio che qualche volta aveva provato ad aprire, ma senza fortuna, perché il tappo era stato sigillato. Lo aveva profondamente amato finché non aveva capito che sotto quei bellissimi capelli biondi non c'era null'altro che una zucca vuota che bighellonava con la moto in giro per il paese per sentirsi anticonformista. Gli altri giorni si accontentava di vendere capi d'abbigliamento a poco prezzo ai mercati dei paesi limitrofi. Un giorno le arrivò la sua proposta d
- Ho solo diciannove anni!, gli rispose, come se la sua età fosse una giusta scusante. Alla stessa maniera rispose anche a Marco, qualche anno più tardi durante gli studi universitari. Non capiva il motivo per cui riusciva a attrarre così tanto gli uomini, si sentiva insignificante e non si accorgeva dei lunghi sguardi erotici cui sottoponeva le sue vittime. Rimise Silone al suo posto e sfilò Profumo di Capuana. Che libro misterioso! Ne sentiva ancora il reale sapore intrigante e quel personaggio femminile così fragile e forte allo stesso tempo, capace di emanare profumo di zagara in situazioni di disagio. Si annusò i polsi. A lei sapevano di zolfo. Iniziò a rileggere alcuni passi del libro ma cominciava a farsi tardi e piano si addormentò sul divano. Un rumore insolito la svegliò; qualcuno stava incautamente tentando di forzare la porta del suo appartamento. Sbirciò l'orologio, erano le tre del mattino e un brivido le corse lungo la schiena. Cercò di ragionare per quanto possibile a mente fredda, prese la prima cosa che le capitò tra le mani...
(CONTINUA)
P.S. Le foto sono tratte dal web e non hanno alcuna attinenza con il racconto, frutto di pura fantasia.