Siamo esseri umani impastati di fango e dolore, piccoli, spesso inadeguati, imperfetti eppure viviamo in mezzo alla perfezione della natura che ci circonda.
Spesso non ce ne accorgiamo, ma la perfezione e la bellezza sono lì, intorno a noi, quasi a ricordarci la nostra pochezza.
Ogni tanto ci capita di lasciarci rapire dalla bellezza di una foglia autunnale, accartocciata eppure così elegante con i suoi colori, le venature in evidenza, l’estrema fragilità.
Oppure ci lasciamo catturare dal profumo di un fiore che si spande intorno ai petali delicati.
Seguiamo con lo sguardo le geometrie di un fiocco di neve o le infinite forme delle nuvole estive, camminando in un bosco ci lasciamo affascinare dal canto degli uccelli o ci soffermiamo ad accarezzare la scorza rugosa di un tronco d’albero.
Quando ci accorgiamo della bellezza, per un attimo i nostri sensi si illuminano e, pur comprendendo quanto siamo piccoli, ci sembra di poter aspirare anche noi alla perfezione.
Godiamo della bellezza, delle luci, dei colori, dei profumi, dei suoni: la bellezza non potrà che renderci migliori.