Quando una giornalista già parlamentare di destra (non rieletta) e direttrice di AD Kronos pronuncia una simile frase, inorridisco.
Innanzitutto parla di Rom. Tra le minoranze in Ungheria solo l’1,9 è zingara. Quindi su circa 10 milioni di abitanti solo 190 mila risiedono in Ungheria e non vengono certo a rompere le scatole a noi. I Rom che si trovano in Italia provengono dalla Romania.
“Non hanno aderito all’euro “: chiamali stupidi. Loro hanno fatto un referendum (cosa a noi negata), ma lo stesso hanno fatto ad esempio Gran Bretagna e Danimarca.
Le nostre imprese delocalizzano là e tolgono lavoro ai nostri. Quando ci libereremo dalle pastoie imposte dai sindacati e da una tassazione esosa ,forse diventeremo competitivi pure noi (ma noi delocalizziamo anche in altre parti del mondo).
Poi “non producono nulla”. Basta interrogare Wikipedia per vedere che hanno un’agricoltura fiorente che occupa il 4% della popolazione, mentre il 32% è occupato nell’industria e ben il 64% nel terziario, prima fra tutte il turismo.
L’Ungheria è un paese dalle grandi tradizioni, e la sua popolazione ne va giustamente fiera.
Inoltre è un paese estremamente liberale: in esso convivono cattolici, luterani, calvinisti, ebrei, ortodossi.
Se la Perina avesse fatto un viaggio in quel paese, avrebbe notato le differenze tra un paese appena uscito dal regime comunista e quello di un paese che piano piano si è liberato da quel giogo. Quindi è perfettamente legittimo che gli ungheresi si sentano minacciati da una massiccia invasione, per non perdere quel minimo di benessere che si sono conquistati in questi anni.
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