Period Drama :Roma

Creato il 22 agosto 2012 da Junerossblog


Dopo aver letto libro di Adele Vieri Castellano "Roma 40 DC destino d'amore"  tutte più o meno siamo rimaste conquistate non solo dai marcantoni protagonisti, ma siamo state anche sedotte dall'insolita ambientazione, così diversa da regency e medievali cui siamo più avvezze. Mi e' quindi tornata in mente una fiction di qualche tempo fa, che tanto mi era piaciuta: si tratta di "Roma", una produzione della rete americana HBO. 
La Serie, poiché di questo si tratta, e' ambientata nell'anno 52 A. C., quattrocento anni dopo la fondazione della Repubblica, se preferiamo; Roma e' la città più grande e ricca del mondo, una metropoli cosmopolita abitata da più di un milione di persone, cifra enorme per l'epoca, e l'impero e' in piena espansione. 
E' un mondo crudele, la repubblica e' fondata su principi come la condivisione del potere e una competizione personale feroce. Lo stato e' minato dalla corruzione fin dalle fondamenta e la guerra e' una realtà costante. In questo contesto si muovono le figure di Tito Pullo e Lucio Voreno, le cui storie personali si intrecciano inestricabilmente con gli avvenimenti storici reali. 
Pullo e Voreno, due personaggi realmente esistiti e citati da Giulio Cesare nel "De bello gallico", sono due legionari che partecipano alla campagna di Gallia. I due uomini non potrebbero essere più diversi: Lucio Voreno e' un soldato professionista fino al midollo; e' Prima Lancia della XIII Legione, nel suo lavoro e' severo e inflessibile, ha un senso dell'onore spiccatissimo e d e' meglio non contrastarlo, pena un trattamento spietato. Tito Pullo, invece, e' il classico soldataccio: delicato come uno schiacciassi, e' l'elemento più piantagrane della Legione di Voreno. Ama la vita in maniera feroce, e' un guerriero insuperabile per lealtà e coraggio, ma la sua moralità e' quella di un pirata. Un uomo enorme e pericoloso, da tenere a freno. 
Questi due uomini, all'apparenza dai caratteri inconciliabili, complici le vicissitudini personali si legano di un'amicizia indissolubile, viaggeranno insieme dalla Gallia all'Egitto fino ma tornare a casa, a Roma, una città splendida e crudele, sporca e grandiosa, popolata di personaggi illustri e di ladri e tagliagole. Voreno, il più saggio, ha famiglia, una moglie e delle figlie, che ha lasciato sole per otto anni, impegnato com'era a combattere. Pullo passa il suo tempo libero tra dadi e prostitute, cacciandosi spesso nei guai. 
Le loro storie personali fanno da sfondo alla Storia con la S maiuscola, in cui si muovono personaggi del calibro di Giulio Cesare, Pompeo Magno, Marco Antonio, Ottaviano, Cicerone e Catone; ma anche donne decisamente interessanti, prima fra tutte una giovanissima Cleopatra affamata di sesso fino alle donne della casata di Cesare, la sfrenata nipote Azia, e Servilia, amante di vecchia data del Calvo Adultero. 
La serie presenta molti punti di forza, rappresentati soprattutto dall'ottima ricostruzione degli ambienti e delle scene, con una Roma splendidamente ricreata fin nei più piccoli particolari. 
I personaggi si muovono in un contesto in cui perfino i dettagli sono ricostruiti puntigliosamente, fino al punto di rappresentare anche la moda del tempo. Non e' certo il mondo edulcorato che ci presentano i vecchi film "peplum", ma molto molto crudo: ci sono scene di nudo e di sesso esplicito, perfettamente coerenti con il contesto storico ma che fecero arricciare il naso ai censori della RAI, che infatti sforbiciarono dappertutto snaturando a tratti lo sceneggiato. 
Gli attori sono tutti all'altezza della situazione, a cominciare ovviamente da Pullo e Voreno, interpretati da due validissimi caratteristi piuttosto conosciuti, rispettivamente Ray Stevenson, visto anche in "King Arthur", e Kevin McKidd, che ha recitato anche in "un amore di testimone".
 All'epoca della messa in onda questa serie fu penalizzata da una collocazione infelice in seconda serata e dalle polemiche sulle scene di sesso, considerate eccessive per le reti nazionali. Ma se ci si fosse premurati di guardare al di la' del proprio naso, anche i signori della RAI avrebbero dovuto riconoscere quello che e' e cioè uno splendido sceneggiato accurato e molto avvincente, come solo la storia vera sa essere.
 La serie ha anche un seguito, mai trasmesso in Italia sempre per le medesime ragioni. Io me lo sono appena riguardato tutto, apprezzandolo ancora di più dopo aver gustato altre serie come"Spartacus"; e, lo ammetto, Tito Pullo e' un tipo che non lascia indifferenti.... 
Lucilla
  

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