È ancora critica la situazione in Burundi, percorso da sanguinose violenze da quando, nell’aprile scorso, il presidente Pierre Nkurunziza ha annunciato di voler correre per un terzo mandato, poi ottenuto nelle elezioni di luglio.
Oltre 250 i morti negli scontri. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha nominato un consigliere speciale - il britannico Jamal Benomar - per tentare una difficile riconciliazione, mentre la Francia ha presentato al Palazzo di Vetro un progetto di risoluzione che chiede la fine dei combattimenti.
In questo quadro, il partito al potere a Bujumbura, il Cndd-Fdd del presidente Nkurunziza, ha accusato il Belgio di “armare” l'opposizione con l'intento di “ricolonizzare” il Paese.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)