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Permangono accesi contrasti tra l'Unione Africana (UA) e la Corte penale internazionale (Cpi)

Creato il 19 novembre 2015 da Marianna06

Uhuru

Nuovo affondo da parte dell’Unione Africana nei confronti della Corte penale internazionale (Cpi), accusata di “doppiopesismo” e di indagare esclusivamente sui crimini commessi in Africa. “Siamo arrivati alla conclusione – ha detto il ministro degli Esteri etiope, Tedros Adhanom Ghebreyesus - che la Cpi, la cui creazione è stata fortemente sostenuta dall’Africa, non sia più un tribunale per tutti”.

Il ministro parlava a nome dell’Unione Africana alla 14esima sessione dell’Assemblea degli Stati membri, che riunisce annualmente i 123 paesi firmatari dello Statuto di Roma.

Il braccio di ferro tra l’organizzazione continentale e la Cpi si trascina dal 2012, in seguito all’incriminazione dell’attuale presidente keniano Uhuru Kenyatta (foto in alto) per aver organizzato e coordinato attacchi e violenze durante i disordini post-elettorali del 2007-2008 che causarono circa 1200 morti e 300.000 sfollati nel paese.

In seguito alle ritrattazione della quasi totalità dei testimoni dell’accusa – definita ‘sospetta’ dagli stessi giudici – il procuratore Fatou Bensouda ha dichiarato decadute le accuse contro il capo di Stato.

È tuttora in corso all’Aia, invece, il processo a carico del suo alleato e attuale vicepresidente del Kenya William Ruto, su cui pendono gli stessi capi di imputazione.

Sia il Kenya che il Sudafrica - coinvolto in una disputa con il tribunale per non aver arrestato il presidente sudanese Omar al Bashir, ricercato per genocidio e crimini di guerra in Darfur, recatosi a Johannesburg per un vertice dell'Unione africana a giugno - hanno minacciato di ritirarsi dal tribunale.

"Il continente può essere lasciato senza altra scelta che quella di riservarsi il diritto di adottare misure che riterrà necessarie, nell'interesse di preservare e salvaguardare la nostra stabilità, dignità, sovranità e l'integrità", ha aggiunto Ghebreyesus.

Gli Stati africani costituiscono il più grande blocco all'assemblea della Cpi, con 34 paesi, seguiti dal Sud America con 27 membri.

          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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