IL permesso di lavoro puo essere richiesto con un visto non immigrant O oppure un visto non immigrant B, gli stranieri con un visto non immigrant O-A (pensionamento) non possono richiedere un permesso di lavoro e non possono lavorare in Thailandia.La definizione ufficiale di “lavoro” in Thailandia è “di lavorare esercitando energia o in base alla conoscenza o meno in considerazione degli stipendi o di altri benefici.IL permesso di lavoro è valido solamente per la mansione specificata sul libretto del lavoro, tale mansione può essere svolta solamente nel luogo/sede specificato sul libretto del lavoro.
Documenti da presentare per ottenere un permesso di lavoro:
Da parte del richiedente:
1 Modulo richiesta permesso lavoro compilato e firmato dal lavoratore.2 Fotocopia Departure Card TM.6 (una volta entrati in Thailandia)3 Mappa della posizione geografica della società (anche eventuale foto) firmata dall’amministratore delegato o dal titolare.4 Copia del passaporto del dipendente straniero (ogni pagina) inclusa la pagina che mostra il visto non immigrant,in questo caso è il dipendente che deve firmare ogni pagina (con inchiostro blu).5 Certificato Medico di buona e robusta costituzione richiedibile in ospedali governativi e cliniche autorizzate.6 3 fotografie a colori del lavoratore dipendente (5cm x 6cm)7 Copie autenticate (e tradotte in Thailandese se la lingua e’ diversa dall’Inglese o Thailandese) dei certificati di formazione (laurea o diploma) e le qualifiche per il lavoro.8 Certificato di matrimonio (se sposato con una thailandese). Questo include fotocopie degli originali firmate, carta di identità della moglie thailandese ed eventuali certificati di nascita dei bambini e di registrazione della famiglia.9 Modulo compilato per la ritenuta fiscale sulle imposte del reddito personale. (solo per rinnovo)Da parte della società che assume:
1 Lettera di assunzione da parte della ditta firmata dall’amministratore delegato o dal titolare.2 Copia del Certificato di costituzione della società (Memorandum of associations and shareholder list) e una copia dell’elenco dei soci firmata dall’amministratore delegato o dal titolare.3 Rapporto di revisione del bilancio dei precedenti 3 anni, se non disponibile si dovrà motivare la mancanza dimostrando che la società ha meno di 12 mesi, sempre firmato dall’amministratore delegato o dal titolare.4 Rapporto scritto contenente le indicazioni dei lavori svolti dai dipendenti e una dichiarazione che i lavori svolti rispettino le condizioni riportate sul libretto di lavoro firmato dall’amministratore delegato o dal titolare.5 Mappa della posizione geografica della società (anche eventuale foto) firmata dall’amministratore delegato o dal titolare.6 Certificato VAT (Value added tax) Phor Phor 207 Modulo compilato per la ritenuta fiscale sulle imposte del reddito Phor Ngor Dor 1.Alcune condizioni che possono permette il buon esito per il rilascio di un permesso di lavoro:
Di seguito ci sono una serie di condizioni per le quali un permesso di lavoro puo essere concesso, assieme a queste condizioni verrà tenuto conto anche l’idoneità del lavoratore e le qualifiche del lavoratore straniero per la posizione di lavoro richiesta, queste ultime sono tenute in considerazione perche come spiegato anche in precedenza, alcuni lavori per gli stranieri sono proibiti e perche per certe posizioni lavorative, l’azienda deve dimostrare di non poter fare a meno di assumere un lavoratore straniero a discapito di un lavoratore thailandese.
Il Dipartimento del lavoro thailandese potrebbe rilasciare o rinnovare i permessi di lavoro indipendentemente dai criteri di cui sopra, quando l’individuo straniero rientri in una delle seguenti condizioni:
– Lavoro come rappresentante di commercio internazionale sul controllo di qualità dei prodotti, acquisti o di indagini di mercato.
– Lavoro come consulente di gestione sulle tecnologie, di investimento o di revisore interno.– Rappresentante di agenzia turistica per portare turisti stranieri in Thailandia.– Lavoro in un istituto finanziario internazionale avallato da una banca di Thailandia.– Lavoro in una organizzazione non-profit a titolo temporaneo.– Imprenditore in progetti per enti pubblici o imprese pubbliche.– Lavori e affari che in genere richiedono l’impiego di materie prime locali.– Lavori nel settore delle esportazioni thailandesi.– Lavori in aziende che creano tecnologie per la Thailandia.– Lavori in settori dove non si riesca a trovare lavoratori specializzati thailandesi.– Se si dispone di cittadinanza thailandese.– Se si lavora in zone con carenza di manodopera thailandese.– Se lo straniero risulti sposato con una donna thailandese con un lavoro onesto.Contratto di Lavoro:
I diritti e i doveri del datore di lavoro e del lavoratore sono generalmente regolati dalla legge sulla protezione del lavoro e dal codice civile commerciale. In generale, secondo le leggi sul lavoro in Thailandia, un accordo tra il datore di lavoro e il lavoratore non può essere inferiore rispetto ai minimi o ai requisiti stabiliti dalla legge.
Il periodo massimo di prova ammesso dalla legge thailandese sul lavoro è di 120 giorni, tutti i datori di lavoro sono tenuti per legge a fornire almeno 13 giorni festivi ufficiali all’anno, e sei giorni di ferie dopo almeno un anno intero di lavoro.Secondo la legge sul diritto del lavoro in Thailandia un dipendente ha diritto a un congedo di malattia annuale di 30 giorni lavorativi all’anno, con retribuzione piena. Le donne in gravidanza, oltre al congedo di malattia, hanno diritto a 90 giorni di congedo per maternità (incluse le ferie), di questi 90 giorni, 45 dovranno essere retribuiti a stipendio pieno.Risoluzione del Contratto di Lavoro:
La cessazione del rapporto per giusta causa, che permette al datore di lavoro la risoluzione del contratto di lavoro senza preavviso e/o compensazione, è disciplinata dalle disposizioni di legge sezione 583 del Codice Civile e Commerciale e la sezione 119 della legge sulla tutela del lavoro che comprende: colpa grave, disobbedienza, disonestà o atto criminale come ad esempio il furto. Quando vi è cessazione del rapporto senza giusta causa, è obbligatorio ai sensi della legge sul lavoro, che il datore di lavoro versi una tantum al dipendente in base all’anzianità di servizio ininterrotta:
Da 120 giorni ma meno di 1 anno l’importo è di 30 giorni1 anno ma inferiore a 3 anni, l’importo è di 90 giorni3 anni ma meno di 6 anni, l’importo è di 180 giorni6 anni ma meno di 10 anni l’importo è 240 giorni10 anni e oltre 300 giorniIn caso di dimissioni o risoluzione del contratto, è obbligatorio (in qualunque caso) restituire il permesso di lavoro entro 7 giorni dalla data di cessazione del rapporto lavorativo. Questa responsabilità è esclusivamente del lavoratore e non del datore di lavoro o dell’azienda, quindi in caso di mancata osservanza di questa norma, sarete ritenuti responsabili a tutti gli effetti.Ricordatevi sempre che una volta cessato il rapporto di lavoro con una azienda, oltre che dover richiedere un nuovo permesso di lavoro, verrà richiesta una lettera di raccomandazione dell’azienda per la quale si lavorava e questo sarà un particolare che verrà tenuto abbastanza in considerazione sia da chi dovrà concedervi il nuovo permesso di lavoro ma soprattutto dalla nuova azienda che ha intenzione di assumervi.Ricordo ancora, che svolgere attività lavorative in Thailandia senza un permesso di lavoro è proibito e le sanzioni per chi commette questo tipo di reato includono multe, la detenzione, la deportazione e l’inserimento nella black list (lista nera), questo significa essere inseriti nella lista degli stranieri indesiderati, di conseguenza potrà essere impedito l’ingresso in Thailandia anche fino a 10 anni.Dati trattati da siti ufficiali come il Ministero degli Affari Esteri e Ministero del lavoro di Thailandia.Fonte:Thailandiaweb