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Perri alza le tasse e i sindacati dicono basta. La lettera di cgil, cisl, uil

Creato il 07 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Lettera al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale

Le segreterie provinciali del Sindacato confederale considerano che sia giunto il momento di fare chiarezza definitivamente sulle seguenti questioni:
Il Sindacato cremonese ha sempre richiesto, legittimamente, un confronto con l’ Amministrazione Comunale di Cremona convinto di poter raggiungere risultati positivi per l’intera comunità.
E’ evidente che il ruolo reciproco richiede rispetto e quindi regole che si è cercato di codificare con atti trasparenti, l’ultimo dei quali il protocollo del 16.12. 2011.
Oggi, all’ennesima uscita pubblica di decisioni assunte dal Comune, senza il benché minimo confronto il Sindacato dice basta.
Semplicemente basta.
Nell’incontro del 4 giugno il Sindacato , responsabilmente, ha presentato una serie di richieste al Comune, in modo formale e trasparente e ha garantito che non avrebbe pubblicato le richieste in attesa delle risposte della Giunta.
Il Sindacato ritiene che le trattative si fanno ai tavoli di confronto non sul giornale. Invece, si sceglie la strada del palcoscenico al normale Tavolo, ma soprattutto si è affrontato l’incontro tacendo l’intenzione di aumentare le tariffe e la decisione la si apprende sui giornali.

E’ necessario ora che il Sindaco si assuma la responsabilità diretta del confronto con le parti sociali chiedendo alla sua giunta di rispettare quanto da lui sottoscritto.
Il sindacato ripresenta quindi le proprie richieste, e ne rivendica la caratteristica fondamentale: la gradualità, che si traduce nel far pagare di più a chi ha redditi maggiori.
Richieste presentate dal Sindacato il 4 giugno 2012
“Si ribadisce la necessità della tutela dei redditi da lavoro e da pensione medio-bassi in considerazione del perdurare della grave crisi economica.
Si devono attuare interventi che non aggravino la difficile situazione delle famiglie, unico vero ammortizzatore sociale della crisi.
Si ribadisce pertanto la necessità:
di mantenere quantitativamente e qualitativamente i servizi oggi erogati a supporto
delle fragilità ma anche dell’attività lavorativa
l’unico principio trasversale all’applicazione impositiva e tariffario, deve coincidere con
la progressività dei redditi a garanzia della equità e solidarietà nella comunità In considerazione di quanto sopra si richiede:
per quanto riguarda l’Addizionale IRPEF:
esenzione dall’imposta per i redditi fino a 15.000 euro
applicazione dell’imposizione per fasce di reddito
- applicazione delle aliquote per fasce di reddito da 0,35% a 80%
- ai redditi fino a 26.000 euro andrà applicata una aliquota non superiore allo 0,40% Per quanto riguarda l’IMUP:
IMUP prima casa: si propone 0,35%
Per gli anziani e i disabili residenti nelle strutture residenziali si applica l’aliquota della prima casa
Equiparazione delle aliquote per uffici, magazzini, laboratori, opifici negozi e botteghe” I mancati introiti sulla prima casa, andranno ridistribuiti
Inoltre le decisioni assunte dalla giunta e le stesse dichiarazioni dell’Assessore Nolli alla stampa, fanno emergere delle convinzioni che il sindacato non solo non condivide, ma che ritiene sbagliate ed anacronistiche.
Che cosa significa che ” i servizi sono a carico di chi ne usufruisce”?
Significa che i figli non sono un bene prezioso per la società ma un carico, un peso della famiglia che improvvida ha procreato?
Significa che nel Comune di Cremona non è più convincente il principio della solidarietà sancito dalla Costituzione Italiana?

Il Sindacato ribadisce che lo Stato Sociale è una scelta illuminata e moderna che garantisce alle persone pari opportunità, fondata sul valore della solidarietà e realizzata attraverso la fiscalità generale.
Niente evasione fiscale, niente sprechi, la giusta compartecipazione, questi i criteri prioritari!
E’ sbagliato pensare ad un sistema di servizi rivolto solo a chi li può pagare.
La Giunta di Cremona non crede che i servizi siano funzionali alla ripresa del lavoro e quindi dello sviluppo del territorio? Non pensa che siano utili per il mercato del lavoro femminile?.
Ma soprattutto, come si conciliano quelle scelte e quelle affermazioni, con la “centralità della famiglia”?
A quale famiglia si pensa? A quella senza bambini? Oppure solo a quelle “che se lo possono permettere”?
Il Sindacato cremonese rivendica valori diversi.
Il Sindacato cremonese chiede chiarimenti e dichiara sin da ora, che incontrerà tutte le forze politiche prima della discussione del bilancio.
Il Sindacato ricorda alla Amministrazione comunale di aver sempre dato disponibilità per confronti che affrontassero anche le tematiche più difficili, ma in una cornice di lealtà che ad oggi non traspare.
Le Segreterie Confederali CGIL CISL UIL D.Bertoletti-M.Manfredini-M.Penci
Le Segreterie dei Pensionati CGIL CISL UIL R. Carenzi-J.Rubasova-G.Reali
Le Segreterie della Funzione Pubblica CGIL CISL e UIl M.Vangi-R.Dusi-L.Facchini
Le Segreterie della Scuola CGIL CISL e UIL M.T.Perin-S.Militello-M.Colafato

45.263297 9.969122

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