Forse è arrivato il momento di smontare il telescopio,di riporlo nell'armadio.Troppo complicato dedicarsi all'osservazione astronomica dalla mia attuale abitazione,e da un anno a questa parte questo fedele compagno d'avventura si limitava a fissare le luci sul soffitto della camera.Mentre cerco di individuare un filo conduttore che leghi un lontanissimo oggetto celeste a una lampadina,mi lascio andare ai ricordi di tante conquiste,magari modeste per astrofili più esperti di me,ma ugualmente indimenticabili.Una volta mi sono completamente perso dalle parti di Cassiopea,e dopo lungo errare,lo spettacolare Doppio ammasso di Perseo si è inaspettatamente materializzato davanti ai miei occhi.Sono arrivato a considerare la Luna il giardino di casa,ho passato diverse notti di fila nel tentativo,poi riuscito,di risolvere in quante più stelle possibili M 13,il meraviglioso ammasso globulare in Ercole.Mi tornano in mente il gigantesco Giove con le sue fasce e la grande macchia rossa e sopratutto gli anelli di Saturno,che non avrei voluto smettere di fissare.E poi Marte e la falce di Venere,e tantissimi altri oggetti,non ultimo M 31,la celebre galassia di Andromeda.Mi sono divertito a separare doppie strette e a riconoscere le costellazioni sopra la mia testa,me la sono presa con la fastidiosa luce della Luna o per una serata di seeing cattivo.Quando ero bambino aspettavo che facesse buio,poi correvo fuori con il tubo del rotolo di carta da cucina,e inquadrando una porzione di cielo immaginavo di essere un famoso astronomo.Qualche volta i sogni si avverano,e da grande ho infine comprato un telescopio,ma non è stato facile stabilire un contatto con la volta stellata,con qualcosa che all'improvviso sembrava volermi precludere la visione dei propri,inestimabili tesori.Bilanciare e stazionare lo strumento,collimare il cercatore,scegliere l'oculare giusto a seconda dei casi...Non sapevo da dove cominciare,ma alla fine ce l'ho fatta da solo,senza l'aiuto di nessuno,e in balcone,mentre la città dormiva,mi sono davvero sentito un cittadino dell'Universo.Adesso tutto questo sta finendo,o meglio si sta interrompendo,ma non si abbandonano i sogni e lo so,tornerò a riveder le stelle.
Forse è arrivato il momento di smontare il telescopio,di riporlo nell'armadio.Troppo complicato dedicarsi all'osservazione astronomica dalla mia attuale abitazione,e da un anno a questa parte questo fedele compagno d'avventura si limitava a fissare le luci sul soffitto della camera.Mentre cerco di individuare un filo conduttore che leghi un lontanissimo oggetto celeste a una lampadina,mi lascio andare ai ricordi di tante conquiste,magari modeste per astrofili più esperti di me,ma ugualmente indimenticabili.Una volta mi sono completamente perso dalle parti di Cassiopea,e dopo lungo errare,lo spettacolare Doppio ammasso di Perseo si è inaspettatamente materializzato davanti ai miei occhi.Sono arrivato a considerare la Luna il giardino di casa,ho passato diverse notti di fila nel tentativo,poi riuscito,di risolvere in quante più stelle possibili M 13,il meraviglioso ammasso globulare in Ercole.Mi tornano in mente il gigantesco Giove con le sue fasce e la grande macchia rossa e sopratutto gli anelli di Saturno,che non avrei voluto smettere di fissare.E poi Marte e la falce di Venere,e tantissimi altri oggetti,non ultimo M 31,la celebre galassia di Andromeda.Mi sono divertito a separare doppie strette e a riconoscere le costellazioni sopra la mia testa,me la sono presa con la fastidiosa luce della Luna o per una serata di seeing cattivo.Quando ero bambino aspettavo che facesse buio,poi correvo fuori con il tubo del rotolo di carta da cucina,e inquadrando una porzione di cielo immaginavo di essere un famoso astronomo.Qualche volta i sogni si avverano,e da grande ho infine comprato un telescopio,ma non è stato facile stabilire un contatto con la volta stellata,con qualcosa che all'improvviso sembrava volermi precludere la visione dei propri,inestimabili tesori.Bilanciare e stazionare lo strumento,collimare il cercatore,scegliere l'oculare giusto a seconda dei casi...Non sapevo da dove cominciare,ma alla fine ce l'ho fatta da solo,senza l'aiuto di nessuno,e in balcone,mentre la città dormiva,mi sono davvero sentito un cittadino dell'Universo.Adesso tutto questo sta finendo,o meglio si sta interrompendo,ma non si abbandonano i sogni e lo so,tornerò a riveder le stelle.