Perseverare

Creato il 25 settembre 2014 da Narratore @Narratore74

Come dire: le promesse della sera non vanno d’accordo con quelle del mattino.
Insomma, uno ci prova, si prepara, cerca di incastrare tutto, ma alla fine il risultato non è quello sperato.
Che il termine di questa finta estate (non trovo altre parole per definirla) sia di buon auspicio?
Forse, staremo a vedere.

Il fatto è, perché una spiegazione serve sempre, che da qualche mese sono alle prese con un nuovo lavoro. Lavoro che, se da un verso mi sta dando molto sotto il lato delle soddisfazioni personali, dall’altro mi deruba (letteralmente) di tempo libero, nemmeno fosse un vampiro che succhia avidamente senza mai saziarsi.
A questo aggiungete che sto organizzando il mio trasloco, e avrete la somma del delirio che mi circonda.
E così mi ritrovo a fare progetti che puntualmente finiscono per perdersi, tutto perché non ho il tempo di portarli avanti o dedicarmici come vorrei. Ho tante idee, cose di cui parlare e novità che mi piacerebbe apportare, senza avere il tempo a dedicargli. Così si rimanda, si dice domani, e i giorni passano.
E il blog finisce per rimanere sempre l’ultimo mio pensiero.
Perché capita, soprattutto quando si ha a che fare con cose più grandi del solito.

Ma passiamo oltre e vediamo di far funzionare sta cosa, che così non si può andare avanti. E visto che in molti se lo staranno chiedendo, sì, siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda il concorso.
Tre valutazioni su quattro sono nelle mie mani. Le mie stanno ad un buon 70% e conto di finire entro una settimana, o giù di lì, poi manca l’ultimo giurato che si trova a buon punto.
Insomma, siamo decisamente in ritardo sulla tabella di marcia, ma ci siamo, che poi è quello che conta.

E adesso, visto che ne ho facoltà, mi piacerebbe spendere due parole sui contenuti dei racconti.
Ovviamente la qualità, com’era prevedibile dall’elevato numero di testi pervenuti, è decisamente altalenante, con picchi in entrambe le direzioni (ad essere onesti, spesso i picchi sono in fase discendente) . La cosa che però ho riscontrato con maggior frequenza è la presenza, anche nei racconti migliori, di parecchi errori e refusi vari, quando non si tratta di veri e propri copia\incolla venuti male, fattore che mi porta a pensare che, forse per fretta o disattenzione, molti hanno tralasciato quello che a tutti gli effetti dovrebbe essere uno dei capisaldi della narrativa: rileggere, rileggere e rileggere di nuovo.
È ovvio, se una trama è buona, rimane buona, su questo non si discute. Ma è altrettanto indubbio che se, durante la lettura di un racconto, ci si ritrova con il protagonista che cambia nome improvvisamente dopo due pagine, il coinvolgimento la godibilità in generale della storia ne risentono parecchio.
Nulla di irrecuperabile, quindi, ma sviste che con poca fatica si potevano evitare

Ok, momento bacchettone finito.
Per il momento mi fermo qui, sperando di non far passare troppo tempo prima del prossimo post.
Stay tuned!


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