PERSONALE | Somebody that I used to know

Creato il 13 febbraio 2015 da Siboney2046 @siboney2046

Qualche sera fa stavo guidando ascoltando la radio ed un commento su quanto triste fosse la canzone di Gotye “Somebody that I used to know” mi ha fatto riflettere che non l’avevo mai ascoltata per davvero. Confesso con disonore che il più delle volte ascolto la musica passivamente, senza concentrarmi ma proprio come sottofondo. Tornata a casa mi sono presa la briga di ascoltare il pezzo con attenzione ed effettivamente mi sono resa conto che è davvero triste. Racconta ciò che capita alla maggior parte delle coppie: due persone si innamorano, si allontanano, si lasciano e si dimenticano. Quello che fa più male della fine di un amore  è la consapevolezza che un giorno non resterà nulla, che quella che era la presunta perfetta metà diventerà solo “somebody that I used to know”.

Sarà capitato un po’ a tutti di essere così innamorati da dire “sono talmente felice che potrei morire adesso”: è una delle sensazioni più belle ed appaganti che si può vivere. E capisco che qualcuno può spaventarsi a sentire parole simili, ma non ci vedo nulla di male: è semplicemente la vocalizzazione più appropriata di una sensazione di perfezione di stato d’animo. Ma una felicità simile è tanto più perfetta quando è effimera: provandola in continuazione perderebbe l’istantanea compiutezza che la connota, per cui siamo costretti a vivere istanti del genere come meteore in una lunga vita.

Può capitare che anche le coppie più felici arrivino al capolinea, talvolta senza un reale motivo, solo perché si è esaurito il sentimento, altre perché succede qualcosa: arriva qualcun’altro a portare scompiglio; si capisce che non è ciò che si vuole o semplicemente si conosce meglio l’altro e si riconosce la reciproca incompatibilità. A quel punto si mettono tutte le proprie cose ed i propri ricordi in una scatola e ci si separa. Non c’è nulla di drammatico, è qualcosa di naturale: pochissimi eletti hanno la fortuna di incontrare la persona con cui stanno davvero bene e c’è da dire che la statistica ed il calcolo delle probabilità remano decisamente contro!

A rattristarmi è il pensiero che persone con cui abbiamo trascorso molto tempo (ed è il tempo a fare la differenza, quello non lo toglie nessuno), con cui abbiamo superato momenti difficili e goduto istanti di pura felicità, si riducono semplicemente a qualcuno che conosciamo. Provo una profonda malinconia quando vedo persone che si sono amate incontrarsi per strada e scambiarsi un asettico cenno di saluto o, al massimo, scambiarsi qualche formale cordialità. E tutto quello che c’è stato? Avete dimenticato quanto vi amavate, quanto avete riso insieme, quanto avete litigato, quanto vi siete odiati, quanto avete fatto l’amore? Possibile che si faccia finta di niente, come se nulla fosse accaduto? Per me è qualcosa di veramente innaturale trattare come uno che conosco appena qualcuno con cui ho a lungo vissuto e se anche le convenzioni sociali o le circostanze mi costringono a farlo, mi sento stritolare dentro dal ricordo dell’affetto.

Sono consapevole che il più delle volte si tratta di sopravvivenza, anzi, lo spero, ma il pensiero che si tratti di reale indifferenza è raccapricciante: mi è del tutto incomprensibile come si può essere indifferenti verso qualcuno che abbiamo amato, sempre se lo abbiamo amato…

«But you didn't have to cut me off

Make out like it never happened and that we were nothing

And I don't even need your love

But you treat me like a stranger and that feels so rough

No you didn't have to stoop so low

Have your friends collect your records and then change your number

I guess that I don't need that though

Now you're just somebody that I used to know»

Ma anche questa è la vita e se fosse facile non sarebbe bella. Il mio augurio per domani, che è San Valentino, è di dedicare il vostro tempo alle persone con cui condividete il presente e che amate, ma anche, se è trascorso il giusto tempo, di dedicare un pensiero (e magari una parola) a chi avete amato in passato, perché era sempre amore e, qualsiasi cosa abbiano fatto o qualsiasi cosa sia successa, non si meritano di essere “somebody that I used to know”.


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