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Perugia, bruttura edilizia distrugge il paesaggio medievale

Creato il 21 febbraio 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

san bevignate panoramadi Vanni Capoccia

La monumentalità della perugina chiesa templare di san Bevignate (NELLA FOTO A SINISTRA), iniziata verso il 1256 e conclusa intorno al 1262, certifica l’importanza dell’insediamento dell’Ordine; dovuto probabilmente alla ricorrente presenza in città della Corte papale nella quale i dignitari dell’Ordine rivestivano rilevanti incarichi.

È una delle più importanti e affascinanti chiese templari d’Europa, ospita affreschi di notevole interesse che vennero fatti conoscere da un memorabile saggio dello storico dell’arte Pietro Scarpellini. La bellezza dell’edificio è esaltata dal fatto che si trova isolato nella campagna, in uno dei pochi luoghi della città non ancora invasi dal cemento. Ora l’Adisu (l’agenzia umbra per il diritto allo studio) ha deciso di edificare una residenza per gli studenti davanti a questo monumento. Uno “steccone” lungo decine di metri per costruire il quale hanno iniziato lo sbancamento sacrificando già olivi secolari. Un edificio che una volta terminato impedirà da quella parte di andare con lo sguardo verso gli olivi, e lo scambio che san Bevignate ha sempre avuto con la sua campagna.

Tutto questo in una città che ha fabbricati per centinaia e centinaia di metri cubi abbandonati a se stessi e che potrebbero essere riadattati come residenze per studenti, persino nei pressi dell’edificio che vogliono costruire. Tutto questo in una città che ambisce a diventare Capitale europea della cultura, ma che meriterà di diventarlo solo se impedirà lo scempio di san Bevignate

L’Adisu è così consapevole di quello che rappresenta la Chiesa che nei suoi depliant ha eliminato la visione della Chiesa di san Bevignate, la sua fotografia fa vedere la nuova costruzione dando le spalle all’edificio templare. Tutto questo, naturalmente, con il consenso del Comune di Perugia e presumo della Soprintendenza Perugia.



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