Andrea Romizi
Che cosa resta dell’euforica notte del 9 giugno scorso, quando tanti perugini, festeggiarono l’elezione del Sindaco Romizi, dopo settanta anni, d’incontrastata egemonia delle sinistre ?
Solo un malinconico ricordo e tanta delusione per quanto fin qui stiamo costatando, con scarsi risultati del cambiamento, che avevamo atteso e ci era stato promesso, dai nuovi inquilini di Palazzo Dei Priori.
Questa nuova Giunta, dopo diversi mesi dal suo insediamento e la breve vacanza estiva, la meritata luna di miele, ci fa conoscere i primi risultati dell’atteso rinnovamento, con alcune modifiche nella riorganizzazione dell’apparato amministrativo burocratico.
Interventi limitati a ridurre qualche mini dirigente, figure non indispensabili per il funzionamento degli uffici, mentre dei 5 grandi dirigenti che furono nominati a tempo determinato, dal precedente Sindaco Boccali, oggi dopo le ripetute sollecitazioni interne, solo 4 di questi, sono stati rimossi dal loro incarico, in attesa probabilmente, il tempo glielo dirà, di rivederli piazzati in altri posti chiave dell’amministrazione.
Un quinto dirigente, guarda caso, fedelissima e accanita sostenitrice dell’ex Sindaco Boccali, è stato riconfermato nel suo incarico, dopo le forti pressioni e minacce di dimissioni, da parte dell’Assessore da cui questa dipende nell’U.O. a lei delegata, qualora il Sindaco avesse deciso di rimuovere la sua insostituibile pupilla. (vedi commento in calce all’articolo).
Non sarebbe stato più opportuno, da parte del Sindaco Romizi, rimuovere tutti quei funzionari, che erano stati introdotti nei loro incarichi dal suo Predecessore, al fine di indicare ai cittadini una discontinuità politica nella gestione dell’apparato burocratico comunale?
Oggi ovviamente, gran parte di questi piccoli funzionari e dirigenti, nominati in precedenza, compresa questa riconfermata, che faceva parte dei 5 da epurare, sono rapidamente saliti sul carro del Vincitore e ben si comprende, perché lo abbiano fatto, avendo tutto l’interesse di mantenere lo status quo della precedente situazione, per non perdere i privilegi già acquisiti.
Anche questi, dei nuovi volta gabbana, sono i protagonisti di un sistema che vorrebbe tutto cambiare, per non cambiare nulla, nel perfetto stile “Gattopardesco”. Chissà se qualche politico più illuminato e sensibile all’interesse comune dei cittadini, vorrà interrogare il Sindaco ed alcuni membri della sua Giunta, sulle motivazioni che l’hanno costretto a sottomettersi alle pressioni interne ed esterne, per riconfermare i discutibili “boiardi” dell’amministrazione.
Come oggi dobbiamo apprendere con sorpresa, le dimissioni dell’Assessore Calabrese, speriamo che altri suoi colleghi, non tutti all’altezza della pesante responsabilità, ne seguano l’esempio, senza pertanto, mettere in crisi il nostro Sindaco Romizi, che starà a dimostrare coraggio se necessario, per rimpastare la sua Giunta
Giuliano Cianelli
Commento: nell’articolo non sono citati i nomi del dirigente confermato, e dell’assessore che ha spinto per la sua riconferma, si tratta rispettivamente di Carla Trantini e Edi Cicchi. Ma cosa lega cosi fortemente questi personaggi? I maligni direbbero che nella passata legislatura, Edi Cicchi da presidente della cooperativa Auriga fosse in buoni rapporti con i servizi sociali guidati da Carla Trantini, ma basta tutto questo per giustificarne la conferma?