Per il fisco l'uomo era povero, ma aveva compilato denunce annuali di registrazione di fondi rustici, dichiarazioni di comodato verbale gratuito e dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà, tutte false. Simulava il possesso di terreni seminativi di proprietà di altri agricoltori, all'oscuro di tutto, per ingannare i funzionari dell'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
A scoprire la truffa è stato il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Pesaro. Le indagini, che riguardano un arco di tempo compreso fra il 2002 e il 2009, sono partite da una denuncia per occupazione abusiva di terreni.
Denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica, l'agricoltore rischia una condanna fino a sei anni di reclusione e una sanzione pecuniaria pari all'importo del finanziamento comunitario che ha percepito.
Etichette:
Pesaro, coltivare, campi di grano, truffa, UE, terreni