Sia la Commissione sia il Parlamento Europeo, che a maggio scorso ha adottato una risoluzione sulla riforma della politica comune della pesca, hanno espresso la necessità di rivolgere maggiore attenzione alla pesca su piccola scala, anche alla luce delle specificità locali, regionali e nazionali.
“La riforma della politica comune della pesca” prosegue Uggias “non potrà basarsi esclusivamente su criteri di mercato, come accade con il sistema delle concessioni di pesca trasferibili, che in definitiva favoriscono solo gli operatori con maggior potere economico e sociale. Sarà al contrario necessario puntare sulla qualità e sulle peculiarità della flotta, incentivandone la sostenibilità in campo ambientale, economico e sociale. Solo in questo modo potremo garantire la salvaguardia dell’ambiente marino e della sua fauna senza rinunciare ad un rilancio della piccola pesca artigianale e delle tonnare storiche, ormai ultime testimonianze di una civiltà più che millenaria”.