Pesca&Fidanzata; – Lui, lei e io…

Da Pietroinvernizzi

Le nostre donne, a meno che non siano pescatrici, odiano la pesca e il tempo che le dedichiamo. Il pescatore è quindi costantemente alla ricerca di un equilibrio per la convivenza, più o meno pacifica a seconda delle capacità diplomatiche, tra le due passioni. Ecco un punto di vista nuovo, quello della mia compagna, Monica.

Non ho mai pensato potesse guardarmi con quegli occhi, dedicarmi una tale quantità di tempo, affrontare così tanti disagi e spendere così tanti soldi per me. E infatti non lo fa. Ho capito presto, ma non abbastanza, che la nostra sarebbe stata una relazione aperta. Io odio le relazioni aperte, sono inammissibili, dal mio punto di vista bigotto e antico, eppure mi ci sono ritrovata in mezzo, senza poter scegliere.
In realtà lui mi ha mentito, come la maggior parte degli uomini: all’inizio ha sminuito, anche perché per questioni lavorative c’è stato un periodo in cui aveva meno tempo libero, e quel poco che aveva lo dedicava a noi, che eravamo all’inizio, pieni di entusiasmo e passione, andavamo a mille. Ma lei era lì, infida, una presenza nascosta e costante, strisciava tra di noi seducendolo a distanza, magari compariva nel cuore della notte, in sogno, ma io come potevo sapere?

Il nostro rapporto si è consolidato nel tempo al punto che lui, forse roso dal tarlo, forse stremato dalla sua insistenza, sicuramente incapace di gestire due fiamme, ha deciso di parlarmene. L’ho presa sul ridere all’inizio, illudendomi di essere certamente più forte, più bella, più fascinosa, più intrigante, più giovane di lei…mi sbagliavo.

Siamo andati a convivere, allora, e solo allora, ho compreso l’entità della storia. Qui non si parla di una storiella fugace, di un errore di gioventù, di una scappatella di una notte. Qui si parla di una relazione consolidata, un rapporto basato sulla stima e il rispetto reciproco, dove la passione si rinvigorisce giorno dopo giorno, in cui la noia è bandita, si litiga spessissimo ma è un attimo che si fa pace. Lei sì è in grado di tirarlo su di morale sempre nel modo giusto, ma è così brava da non illuderlo e tirargli delle bastonate tali da rimetterlo al suo posto, Lei ha capito come prenderlo molto prima di me: bastone e carota, come piace agli uomini.

E lui, massacrato dopo una nottata passata con Lei, tornava da me, sconsolato, allibito, pallido, distrutto, si rifugiava nei miei abbracci alla ricerca di sostegno e conforto: e io, innamorata e illusa, che lo consolavo, sperando che alla fine scegliesse me. Mi sbagliavo ancora.

Sono passati anni (quanti di preciso chiedetelo a lui, che si dimentica dei nostri anniversari ma ha una memoria elefantina per ogni appuntamento preparato, stabilito e organizzato nei minimi particolari con Lei) e, nonostante abbia tentato di farmi coinvolgere, con grande entusiasmo di lui ma occhiatacce di Lei, ho capito che queste due relazioni possono e devono funzionare in parallelo. Non è in grado di scegliere e non lo farà mai e, se dovesse, probabilmente rinuncerebbe più serenamente a me, perché Lei lo divora da dentro, come una malattia, mentre io non ne sono capace, forse perché troppo generosa e paziente.

Abbiamo imparato ad andare d’accordo, in Lei casa ha una stanza tutta sua, ma se sconfina la rimetto subito al suo posto perché qui, in queste quattro mura, lui è mio. Ogni tanto, sul tavolo della cucina, mi ritrovo delle cose che le appartengono, cose che lui riordina con occhi luminosi e innamorati. In quei momenti riprendo subito possesso dei miei spazi, perché scema sì, ma non del tutto!

Ma fuori, in vacanza o durante i week end, so che lo devo dividere, volente o nolente, con Lei perché se no il suo sguardo si spegne, diventa collerico, come se gli mancasse un pezzo e mi strugge vederlo così…

Ora che c’è Cecilia, la nostra bimba, spero che lui rallenti, che capisca quali sono le priorità, ma so che questa famiglia è una famiglia allargata in cui deve trovare spazio anche Lei. Una donna se è fortunata arriva seconda, ma da quando abbiamo la nostra splendida topolina, a me va di culo se arrivo terza!