Si dice che il poisson d’avril sia un effetto collaterale provocato dall’editto di Roussillon del 1564, con cui Carlo IX stabiliva che in tutto il regno di Francia l’inizio dell’anno sarebbe stato il 1° gennaio, e non il 1° aprile o il giorno di Pasqua come avveniva in alcune zone particolarmente arretrate. Pare che molta gente non comprese bene la notizia, attirando su di sé una serie di burle (l’oggetto più gettonato per gli scherzi era il pesce perché il periodo interessato era quello della quaresima).
Ma, ehm ehm, la tradizione inglese dell’April Fool’s Day rivendica origini più antiche: sembra che fosse un’abitudine ben consolidata nell’Inghilterra del 1392, visto che nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, precisamente nella novella che parla di un gallo burlato prima e burlone poi (The Nun’s Priest’s Tale), se ne trova un breve cenno (vv. 3187-3188).
Eppure, coff coff, a ben vedere, l’interpretazione in questo senso dei due versi della novella è alquanto forzata. È comunque possibile che il pesce d’aprile abbia origini ancora più remote, giacché l’anno romano, prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano spostando l’inizio dell’anno al 1° gennaio, cominciava proprio il primo giorno di aprile: nel periodo immediatamente precedente, dedicato alla celebrazione degli Hilaria in onore della dea Cibele (divinità di provenienza orientale e quindi molto antica), era concesso travestirsi e fare scherzi di ogni tipo.
Però, cough cough, degli Hilaria non c’è traccia nelle fonti storiche più attendibili. Mentre si sa per certo che sempre nell’antica Roma, sempre il 1° aprile, si celebravano i Veneralia, cerimonie in cui le donne pregavano la dea Venere perché le aiutasse a nascondere i loro difetti fisici, cosa che doveva rappresentare un bello scherzo per gli uomini – per gli uomini di tutte le epoche: nel Trecentonovelle di Franco Sacchetti (novella CXXXVI) una comitiva di pittori che dibattono su chi sia il più grande artista al mondo arriva a una conclusione di questo tipo.
Mi sembra evidente che fare chiarezza sulle origini del pesce d’aprile sia un pesce d’aprile continuo.
Meglio spostarsi sulla Collina. Qui il 1° aprile, ovvero il momento più scherzoso e imprevedibile dell’anno, nonché la giornata “di quelli che non accettano la realtà per com’è perché la vedono altrimenti”, non è la giornata degli Scontenti (per quanto pixies, imp, lepricani &Co siano maestri nelle burle e negli scherzi): è il tempo dei folletti dei talenti!